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Ucraina, il vertice tra i leader europei a Londra: «Un piano per la pace giusta. Usa? Indispensabili»

«Una pace duratura e giusta» per l’Ucraina, con gli Usa come partner «indispensabile»: ad annunciarlo è Keir Starmer, primo ministro britannico, al termine del vertice sul futuro dell’Ucraina e sulla sicurezza europea che si è tenuto ieri nella Lancaster House di Londra. I risultati Starmer ha evocato un piano per la pace in Ucraina al…
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«Una pace duratura e giusta» per l’Ucraina, con gli Usa come partner «indispensabile»: ad annunciarlo è Keir Starmer, primo ministro britannico, al termine del vertice sul futuro dell’Ucraina e sulla sicurezza europea che si è tenuto ieri nella Lancaster House di Londra.

I risultati

Starmer ha evocato un piano per la pace in Ucraina al quale starebbero lavorando Gran Bretagna e Francia. In più, il primo ministro britannico si è detto d’accordo col presidente americano Donald Trump sull’obiettivo di far finire la guerra tra Russia e Ucraina in corso ormai dal 24 febbraio del 2022. Nello stesso tempo Starmer ha annunciato quattro impegni europei emersi dal vertice di Londra: a cominciare dalla conferma del sostegno militare a Kiev, passando per il mantenimento delle «pressioni economiche» su Mosca, per concludere con l’allestimento di «una coalizione di volenterosi» da schierare sul terreno nel momento di un accordo in funzione di tutela «della sicurezza e della sovranità» ucraine e di deterrenza verso la Russia. Ancora, Starmer ha annunciato un nuovo accordo per consentire all’Ucraina di utilizzare 1,6 miliardi di sterline (circa due miliardi di euro) in finanziamenti per acquistare 5mila missili per la difesa aerea. Rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, il primo ministro britannico ha chiarito che i missili «saranno vitali per proteggere le infrastrutture critiche e rafforzare l’Ucraina».

La sicurezza europea

Al vertice di Londra ha partecipato anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione di Bruxelles. «Dobbiamo riarmare urgentemente l’Europa», ha detto la numero uno dell’esecutivo continentale chiarendo la necessità di «intensificare in modo davvero massiccio» la produzione militare e gli investimenti. In questa prospettiva, von der Leyen ha confermato l’intenzione di proporre un piano al Consiglio europeo straordinario in programma giovedì prossimo a Bruxelles. Prima del vertice di Londra, a sollecitare un maggiore impegno dell’Europa per la propria difesa e per l’Ucraina era stato Mark Rutte: il segretario generale dell’Alleanza atlantica aveva evidenziato tre punti chiave, cioè «sostenere l’Ucraina ora e per farlo tutti in Europa dovranno fare di più; un accordo di pace duraturo che tutti vogliamo e su cui l’Europa sta intensificando; mantenere la Nato forte».

La posizione degli Usa

Nel frattempo, all’indomani del durissimo scontro tra il presidente americano Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky, gli Stati Uniti hanno ribadito che «sarà l’Europa a occuparsi della sicurezza in Ucraina, dopo l’accordo». In un’intervista alla Cnn, il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz ha poi ribadito che «è prematuro parlare del ruolo degli Stati Uniti». Nel frattempo, però, la tensione tra America e Ucraina è rimasta alta. A dimostrarlo sono state le parole pronunciate da Mike Johnson, speaker della Camera statunitense, secondo il quale Zelensky dovrebbe dimettersi qualora decidesse di non firmare l’accordo sulle terre rare: «Deve tornare in sé e presentarsi al tavolo dei negoziati in segno di gratitudine, oppure qualcun altro deve guidare il Paese al suo posto».

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