Al termine di serrati confronti durati giorni, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto energia, il cosiddetto decreto bollette, con cui si introducono misure urgenti per sostenere famiglie e imprese nel fronteggiare l’aumento dei costi energetici. I termini previsti nella norma sono stati illustrarti dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e da quello all’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che hanno parlato di circa «tre miliardi, divisi equamente tra famiglie e imprese, per garantire un sostegno concreto di fronte all’emergenza del caro-energia».
Le novità per i cittadini
Il provvedimento prevede contributi straordinari, riduzioni tariffarie e incentivi. Tra questi, una delle principali novità per i cittadini riguarda l’estensione del bonus sociale per l’energia elettrica e il gas. Il limite dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) per accedere al contributo straordinario è stato innalzato a 25.000 euro. È questa una delle decisioni che hanno provocato il ritardo nell’approvazione, imposto, dopo un braccio di ferro con il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, dalla premier Giorgia Meloni e che prevede, come ha detto lo stesso titolare di via XX Settembre, 200 euro a famiglia.
I costi per le imprese
C’è anche la riduzione del costo dell’energia per le imprese, attraverso un finanziamento di 600 milioni di euro. Altra previsione è la maggiore trasparenza da parte delle aziende fornitrici delle offerte contrattuali, su cui dovrà vigilare l’Arera, l’autorità di regolazione del mercato energetico che potrà erogare sanzioni come la sospensione per un tempo limitato o addirittura il ritiro della concessione.
Il decreto include anche una proroga di due anni dell’obbligo per i clienti vulnerabili di passare al mercato libero dell’energia. Questo significa che tali clienti potranno continuare a usufruire delle condizioni del mercato tutelato fino al prossimo 31 marzo, offrendo loro maggiore protezione e stabilità in un periodo di volatilità dei prezzi energetici.
«Siamo intervenuti per dare una risposta immediata alle necessità del momento», ha commentato la stessa presidente del Consiglio al termine della seduta in un videomessaggio registrato nel suo ufficio di Palazzo Chigi, mentre i due ministri autori del decreto si recavano in conferenza stampa. «Facciamo i conti con le risorse che abbiamo», è stato il monito del sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Giovanbattista Fazzolari. A cui si è aggiunto il vicepremier, Antonio Tajani, che ha affermato come «il governo sia intervenuto con rapidità, dando risposte concrete». Concetto ripreso dal capogruppo al senato di Fratelli d’Italia, Lucio Malan che ha sottolineato il dato che »il governo Meloni risponde a famiglie e imprese».
I commenti
Giudizio positivo anche dalla segretaria del Pd, Elly Schlein: «sono state accolte alcune nostre proposte, anche se servono misure strutturali», ha aggiunto la leader del Nazareno. Un richiamo fatto proprio da molte organizzazioni di categoria come Confartigianato e Confagricoltura. Mentre altre come Confesercenti e Cna sottolineano come siano state «tagliate fuori le piccole e micro imprese».
Al plauso delle forze politiche della maggioranza di centrodestra hanno fatto eco le critiche di altri partiti di opposizione, come il Movimento 5Stelle il cui leader, Giuseppe Conte, ha definito il provvedimento «un decretino». Per Riccardo Magi di +Europa, invece, si tratta solo «di uno spot elettorale», mentre Carlo Calenda di Azione, ha definito il decreto «molto debole».