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Torna il nucleare, il governo approva il disegno di legge: «Assicuriamo sicurezza e indipendenza energetica»

Un disegno di legge delega per riportare il nucleare in Italia in una nuova forma sostenibile. Il via libera è arrivato dal Consiglio dei ministri: l’esecutivo avrà ora 12 mesi di tempo per approvare uno o più decreti attuativi sulla disciplina per la produzione di energia da questa tipologia di fonte. Ma il ritorno all'atomo,…
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Un disegno di legge delega per riportare il nucleare in Italia in una nuova forma sostenibile. Il via libera è arrivato dal Consiglio dei ministri: l’esecutivo avrà ora 12 mesi di tempo per approvare uno o più decreti attuativi sulla disciplina per la produzione di energia da questa tipologia di fonte. Ma il ritorno all’atomo, fortemente voluto dal governo Meloni, fa storcere il naso a molti e le critiche sono feroci.

La misura

Il provvedimento è stato presentato dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. L’obiettivo è ridare all’Italia una normativa per le centrali e per regolare tutta la materia. Entro un anno il governo dovrà definire un programma nazionale sul nucleare, la disciplina per la localizzazione, la costruzione e l’esercizio delle nuove centrali, le norme per la produzione del combustibile, per lo smaltimento delle scorie radioattive e lo smantellamento delle vecchie infrastrutture.

Gli incentivi

I decreti attuativi riguarderanno incentivi e sostegni per la costruzione degli impianti, per la ricerca e per i territori dove sorgeranno le centrali. Sarà istituita un’autorità indipendente per la sicurezza, saranno previste misure per la formazione del personale, per l’informazione alla popolazione e per la consultazione delle comunità interessate dagli impianti.

Le reazioni

«Il governo – ha commentato la premier Giorgia Meloni – ha approvato un importante provvedimento per garantire energia sicura, pulita, a basso costo, capace di assicurare sicurezza energetica e indipendenza strategica all’Italia». Il vicepremier Matteo Salvini ha esultato: «Avanti con una battaglia storica della Lega. L’Italia non può più aspettare». Il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha parlato di «una giornata storica per l’Italia». Per il ministro Pichetto «alle future generazioni dobbiamo garantire energia più pulita, economica e sicura, per un’Italia che vuole crescere ed essere più competitiva». Ma le opposizioni e gli ambientalisti partono alla carica contro il disegno di legge. Per Angelo Bonelli di Avs, la premier «ha affermato, mentendo, che il nucleare garantirà energia a basso costo. Falso. Oggi il nucleare costa 170 euro al megawattora, molto più di quanto paghiamo attualmente per l’energia elettrica e molto più delle rinnovabili». Le principali ong ambientaliste, riunite nel 100% Rinnovabili Network, sostengono che «le centrali nucleari a fissione sono vecchie e in declino, perché molto costose e perché generano rifiuti altamente radioattivi e pericolosi per molte migliaia di anni. È possibile, più ecologico ed economicamente conveniente decarbonizzare l’elettricità puntando solo sulle rinnovabili».

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