Scende a 3.200 (di circa 220 unità), di cui 2.955 a Taranto, il numero dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria per 12 mesi all’ex Ilva. Governo e sindacati si incontreranno di nuovo martedì prossimo, con i secondi che chiedono una convocazione a Palazzo Chigi per approfondire i dettagli della procedura di vendita in corso. Nessun lavoratore sarà a zero ore, è il mantra ripetuto dai sindacati durante il confronto tecnico al ministero del Lavoro.
Per Guglielmo Gambardella e Davide Sperti, segretari, nazionale e provinciale di Uilm, c’è margine per migliorare l’accordo riducendo ancora i numeri e col riconoscimento integrale di tutti i parametri salariali contenuti nell’accordo di luglio 2024. Per Valerio D’Alò e Biagio Prisciano, segretari nazionale e provinciale di Fim Cisl, «l’obiettivo è garantire la sicurezza dei lavoratori e la stabilità dell’azienda, soprattutto in un periodo di transizione e vendita. Vanno tutelati anche i lavoratori di Ilva in a.s. rimasti fuori dal perimetro lavorativo da ormai sei anni.
Un altro argomento rilevante discusso durante l’incontro è stato quello della formazione dei lavoratori, che deve essere potenziata per migliorare le competenze e certificare le professionalità. «È essenziale – dice D’alò – ricevere aggiornamenti sul piano di ripartenza degli impianti e sulla situazione delle manutenzioni, per garantire la sicurezza nelle operazioni lavorative. Fim Cisl ha anche proposto di riconsiderare l’incentivo all’esodo come uno strumento volontario.
La trattativa
«Al netto del passo in avanti fatto dall’azienda riteniamo ci possano essere ancora margini di miglioramento, per cui chiediamo un ulteriore sforzo in questa direzione, come anche per il welfare e per la continuità lavorativa, quindi che non siano dichiarati esuberi né per i dipendenti Acciaierie d’Italia né per gli Ilva in As. Alla luce di tutto ciò, ci sentiamo di dire che la convocazione a Palazzo Chigi, per affrontare la vertenza nella sua interezza, è un fatto molto importante» dice Francesco Rizzo dell’esecutivo nazionale Usb al termine del tavolo al ministero del Lavoro.