Il faro di San Cataldo a Bari, terzo faro più alto d’Italia e luogo del primo esperimento di trasmissione radio di Guglielmo Marconi tra Bari e il Montenegro nel 1904, si trasforma in un museo dedicato alla radio e al celebre inventore.
A partire dal primo marzo, il faro ospiterà un percorso espositivo che ripercorre la storia della radio, con reperti storici, approfondimenti sulla prima trasmissione radio e apparecchi provenienti dalle collezioni di Alberto Chiantera e dell’Associazione Italiana Radioamatori-sezione di Bari.
Il Faro-Museo
Il museo nasce nell’ambito del progetto Interreg Co.He.N., finanziato dalla Regione Puglia, che prevede il recupero di tre fari e tre torri costiere della regione, trasformandoli in luoghi di cultura. «La Regione Puglia ha coordinato un’operazione di recupero e riallestimento di queste strutture, trasformandole in luoghi vivi e di cultura, che custodiscono l’identità dei nostri paesaggi e la memoria della nostra storia», ha dichiarato il governatore Michele Emiliano.
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha sottolineato come il faro San Cataldo offrirà ai visitatori l’opportunità di conoscere la storia dei fari e delle torri costiere di Puglia e di approfondire la conoscenza del mondo della radio e di Guglielmo Marconi. Il Museo del faro e della radio sarà gestito dall’associazione Vedetta sul Mediterraneo, in collaborazione con altre associazioni locali, con la giornalista e scrittrice Enrica Simonetti come direttrice onoraria.
