“Alberto Trentini libero“. Recita così lo striscione esposto a Palazzo di Città a Bari per chiedere la liberazione dell’operatore della Ong Humanity & Inclusion, arrestato a novembre dello scorso anno in Venezuela.
Le ultime notizie su Trentini risalgono al 15 novembre, quando riuscì a mettersi in contatto con i familiari dall’aeroporto di Caracas, dove era appena atterrato per prendere parte a una missione umanitaria. Da quel giorno è detenuto senza che vi sia un’accusa formale.
Per questo, il mondo delle Ong, della cultura e della politica si stanno attivando per chiedere alle istituzioni italiane, europee e alle Nazioni unite il massimo impegno per ottenerne il rilascio.
«Sono trascorsi ormai più di 100 giorni dalle ultime notizie su Alberto Trentini», commenta il sindaco di Bari, Vito Leccese. «Com’è naturale – aggiunge – il livello di preoccupazione aumenta ogni giorno che passa senza che vi siano informazioni certe sul suo stato di salute e sulle ragioni che hanno indotto il governo venezuelano ad arrestarlo».
Condividendo dunque l’iniziativa assunta dal sindaco di Bologna Matteo Lepore, «lo striscione per Alberto Trentini resterà esposto sul balcone di Palazzo di Città fino al giorno della sua liberazione, nella speranza che possa tornare al più presto a riabbracciare i suoi familiari», conclude Leccese.
