Viveva tra le proprie feci e con evidenti ferite nel giardino dell’abitazione di una donna di Surbo, il cane – un simil Amstaff – trovato mentre vagava sofferente per le vie del paese e portato in una clinica di Lecce.
A denunciare le condizioni in cui viveva il cane sono i volontari di Stop Animal Crimes Italia che la scorsa settimana, insieme agli agenti della polizia locale di Surbo e al personale dell’Asl Lecce, ha eseguito un sopralluogo a casa della donna che, già in passato, avrebbe dimostrato incuria verso i propri cani. «In questi giorni», dicono da Stop Animal Crimes Italia, la donna «ha confermato l’inadeguatezza a prendersi cura del proprio animale».
Stop Animal Crimes Italia ha denunciato la donna per abbandono e maltrattamento di animali, «per impedire che per l’ennesima volta la condotta illecita resti impunita e il cane torni nella sua disponibilità», affermano i volontari chiedendo alle istituzioni «maggiore rigore nell’applicazione della legge a tutela degli animali, più sanzioni e denunce penali, poiché solamente così – sostengono – l’effetto punitivo ed educativo delle norme dello Stato possono rappresentare seriamente lo strumento costituzionale volto ad impedire la commissione di reati e loro reiterazione; troppi sono i casi in cui cani o gatti o altri animali maltrattati oggetto di controlli non vedono l’emissione di sanzioni verso i loro proprietari ma di prescrizioni ovvero semplici consigli di messa a norma dei luoghi e detenzione dell’animale».
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