È stato presentato a Foggia il primo progetto pilota per la diagnosi precoce del tumore alla prostata, una delle neoplasie più diffuse nella popolazione maschile.
Si tratta di un’iniziativa pionieristica, la prima nel Sud Italia e tra le prime a livello nazionale, promossa dal Policlinico di Foggia, struttura all’avanguardia nella ricerca e nella cura di questa malattia.
Il progetto, coordinato dal professor Giuseppe Carrieri, preside della facoltà di medicina e direttore dell’Urologia del Policlinico, si pone l’obiettivo di intercettare precocemente i tumori alla prostata, aumentando così le possibilità di guarigione.
«Parliamo del tumore più diffuso tra gli uomini – ha dichiarato Carrieri – con 40mila nuovi casi ogni anno e 8mila decessi. È il momento di agire con progetti di screening, come già facciamo per altri tumori, per ridurre mortalità e malattie metastatiche».
Lo studio coinvolgerà oltre 100mila uomini tra i 50 e i 70 anni residenti nella provincia di Foggia, che saranno invitati a sottoporsi a un semplice test del Psa e, in caso di valori elevati, a ulteriori accertamenti.
«Vogliamo sottoporre i pazienti a un test molto semplice, il Psa, e seguirli nel percorso diagnostico-terapeutico», ha spiegato il professor Ugo Falagario, responsabile dello studio.
L’iniziativa, promossa in collaborazione con Regione Puglia, Policlinico “Riuniti” e Asl Foggia, punta a migliorare la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore alla prostata, con potenziali benefici significativi in termini di salute e qualità della vita per migliaia di uomini.