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Regione Puglia, i candidati già pensano ai ticket: Capone piano B del centrosinistra

Al via le grandi manovre e le prime mosse ufficiali in vista delle regionali del prossimo autunno. Un antipasto s’è avuto nei giorni scorsi con il trasferimento dell’ex assessore Anita Maurodinoia dal Pd al gruppo Misto di opposizione in Consiglio regionale: un passaggio condito da polemiche e “veleni” fra l’ex consigliera Pd ed il gruppo…

Al via le grandi manovre e le prime mosse ufficiali in vista delle regionali del prossimo autunno. Un antipasto s’è avuto nei giorni scorsi con il trasferimento dell’ex assessore Anita Maurodinoia dal Pd al gruppo Misto di opposizione in Consiglio regionale: un passaggio condito da polemiche e “veleni” fra l’ex consigliera Pd ed il gruppo dem, accusato dalla Maurodinoia di averla relegata in una «quarantena insostenibile», un isolamento assimilabile ad una condanna anticipata prima ancora della sentenza della magistratura.

Adesso “miss preferenze” si ricollocherà nel centrodestra, Noi Moderati o Lega, di certo spostando sensibilmente gli equilibri delle prossime regionali. Stesso dicasi per il consigliere regionale Napoleone Cera che ha detto addio al gruppo di Forza Italia per transitare nella Lega dove quasi certamente sarà candidato nel collegio di Foggia. Il consigliere d’opposizione Paolo Pagliaro, invece, ha deciso di far confluire il suo Movimento Regione Salento in Fratelli d’Italia.

I ticket

Nel frattempo cominciano a delinearsi i primi ticket elettorali uomo-donna, a sinistra come a destra. Ad esempio la consigliera regionale dem Lucia Parchitelli con l’assessore comunale barese Pietro Petruzzelli destinati a correre insieme nelle fila del Pd. Ma la vera partita si giocherà sui candidati governatori, a sinistra come a destra. Nel campo progressista il predestinato è l’eurodeputato Antonio Decaro, a più riprese sollecitato a sciogliere la riserva anche dal presidente uscente Michele Emiliano.

Decaro, però, continua a prendere tempo, conscio dell’importanza del ruolo da poco assunto in Europa da presidente della Commissione Ambiente e forte delle 500mila preferenze ottenute. Una melina tattica, secondo alcuni, per non offrire un vantaggio all’avversario del centrodestra in attesa che il quadro politico si definisca anche nel campo largo.

Il piano B

L’attesa, però, sta stuzzicando altri scenari. Ad esempio il possibile sorpasso della presidente del consiglio regionale Loredana Capone, esponente di spicco del Pd pugliese, numero due del partito a livello nazionale che può vantare un rapporto privilegiato con la segretaria Elly Schlein. Non a caso nelle scorse settimane la Capone è stata più volte avvistata al Nazareno. Tuttavia, almeno per ora, l’ex sindaco di Bari sembra l’approdo certo del centrosinistra.

Ma a ben guardare le scelte effettive arriveranno al di fuori della Puglia, dalle segreterie nazionali dei partiti. La Puglia, infatti, è solo una delle cinque regioni che andranno al voto in autunno. Cosicché sarà Roma a dire l’ultima parola sulle indicazioni che i partiti pugliesi faranno sia per le candidature, sia per la presidenza regionale. In base alla prima spartizione nel centrosinistra tre dei cinque candidati presidenti regionali andranno al Pd e uno ciascuno a Cinque Stelle e Verdi-Sinistra. Nel centrodestra tre governatori in quota Fratelli d’Italia ed uno a testa per Lega e Forza Italia. In questa griglia si muoveranno simboli e leader pugliesi a caccia della combinazione vincente.

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