La Giunta regionale pugliese ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica per la realizzazione del dissalatore sul fiume Tara. Il progetto, proposto dall’Acquedotto pugliese e che interessa i comuni di Taranto e Statte, consiste nella realizzazione di un impianto di dissalazione con filiera di trattamento delle acque salmastre provenienti dal fiume Tara.
L’obiettivo dell’opera è la produzione di acqua potabile in grado di soddisfare il fabbisogno idrico giornaliero di 385mila persone.
La decisione della Giunta, assunta nel corso della seduta di oggi, è una deroga al Pptr che riconosce il fiume Tara come risorsa da tutelare, ma che la Regione ha ritenuto necessaria per la capacità dell’infrastruttura di fornire acqua a un bacino così vasto di utenti.
Il progetto ha avuto un primo parere positivo nella Conferenza dei servizi preliminare del 2021. Tre anni dopo, però, nel settembre 2024 la Sovrintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo di Taranto espresse parere negativo perché in contrasto con le misure di salvaguardia e con le prescrizioni. Una posizione espressa qualche mese dopo, nel gennaio 2025, anche dalla Soprintendenza speciale per il Pnrr.
L’iter si è concluso il 10 gennaio 2025 con la riunione decisoria della Conferenza dei servizi che ha rilasciato parere positivo alla realizzazione dell’infrastruttura perché le osservazioni delle Soprintendenze sono state ritenute superabili e le osservazioni dell’Arpa tradotte in prescrizioni da ottemperare.