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Bari, il “long Covid” della giustizia: un processo su 4 si prescrive

«Ci scusi, torni fra due anni. Anzi no, il suo reato è prescritto». Capita, sempre più frequentemente anche a Bari, dove il long Covid è formula applicabile anche alla giustizia. Sì, perché le numerose sospensioni causate dai ripetuti lockdown hanno creato una reazione a catena, i cui effetti sono ancor ben percepibili oggi. Cosa è…

«Ci scusi, torni fra due anni. Anzi no, il suo reato è prescritto». Capita, sempre più frequentemente anche a Bari, dove il long Covid è formula applicabile anche alla giustizia. Sì, perché le numerose sospensioni causate dai ripetuti lockdown hanno creato una reazione a catena, i cui effetti sono ancor ben percepibili oggi. Cosa è accaduto? Che per ogni processo rinviato, è stata disposta la relativa notifica alle parti, non sempre andata a buon fine, e dunque con un aggravio di tempi che si sono sommati ai rinvii. Alla ripresa da ogni periodo di sospensione causa Covid, quindi, le parti sono incappate in altri tempi da attendere, causa notifica degli atti. Il tutto, ovviamente, mentre sopravvenivano nuovi procedimenti che andavano a strozzare ancora di più l’imbuto della giustizia.

Qualche numero ne dà sicuramente meglio la percezione: nel 2021 sono state 4224 le sentenze emesse dai giudici monocratici, di queste 1124, praticamente un quarto, erano sentenze di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato. Ma non solo: la circostanza è desumibile anche se si prendono in considerazione i dati relativi al primo trimestre 2021 e li si paragona ad eguale periodo del 2022.

Nel primo trimestre 2021 ai 12.369 procedimenti pendenti dinanzi ai giudici monocratici, se ne sono aggiunti 1.261. Di questi, 1.048 sono stati definiti, lasciandone pendenti alla fine del periodo 12.582. Dei 1.048 definiti, ben 281, un quarto del totale, si è concluso con la sentenza di non doversi procedere per prescrizione del reato.

Un anno dopo, lo stesso periodo si apre con 13.082 processi pendenti, a cui se ne sono aggiunti 1.471. Ne sono stati poi definiti 1.516, lasciandone pendenti 13.037, in aumento rispetto all’anno prima. In proporzione aumentano anche le prescrizioni: delle 1.516
sentenze, 407 (poco meno di un terzo del totale) sono state di prescrizione del reato.

Il riaccendersi dei contagi, nelle ultime settimane, ha aggravato nuovamente le cose, con processi (anche di appello) che saltano e
nuove date da fissare. È il caso, ad esempio, del processo di appello ai fratelli imprenditori Alviero ed Erasmo Antro, accusati di aver truffato la ex Provincia di Bari, ottenendo rimborsi per lavori di manutenzione stradale, in realtà mai fatti. In primo grado sono stati condannati a 5 anni e 2 mesi di carcere. Processo che avrebbe dovuto concludersi giovedì scorso, ma causa assenza per Covid di un magistrato, è stato rinviato al 29 settembre. Con l’ombra della prescrizione.

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