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Hamas pronto alla ‘fase 2’ ma senza disarmo e uscita da Gaza: sabato liberi altri sei ostaggi

Già domani è prevista la consegna di quattro salme, mentre sabato prossimo verranno rilasciati sei rapiti israeliani, in cambio della liberazione di detenuti palestinesi. Il gruppo di Hamas è pronto per la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco, che dovrebbe fermare definitivamente la guerra, e prevede il disarmo e cessazione della presenza dell'organizzazione a…

Già domani è prevista la consegna di quattro salme, mentre sabato prossimo verranno rilasciati sei rapiti israeliani, in cambio della liberazione di detenuti palestinesi. Il gruppo di Hamas è pronto per la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco, che dovrebbe fermare definitivamente la guerra, e prevede il disarmo e cessazione della presenza dell’organizzazione a Gaza oltre all’esclusione dell’Autorità Nazionale Palestinese dalla gestione postbellica della Striscia.

Condizioni che il gruppo pare abbia rifiutato, inoltre l’ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Saeed Iravan, a un dibattito al Consiglio di Sicurezza dell’Onu – citato dalla tv statale – ha sottolineato che «la Striscia di Gaza è la legittima terra del popolo palestinese». 

E proprio durante la seconda fase il gruppo di Hamas sarebbe pronto a rilasciare tutti gli ostaggi «in una volta sola» con l’obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco permanente e il ritiro completo delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. Lo ha detto il portavoce di Hamas Hazem Qasym Qasym ad Al Jazeera.

Iran contraria al piano Usa per Gaza pronta ad attaccare Israele

E proprio l’Iran è contraria al piano coloniale degli Stati Uniti di sfollare e sradicare con la forza i palestinesi dalla loro stessa terra a Gaza, per Saeed Iravan è «una flagrante violazione del diritto internazionale e un grave attacco ai diritti umani fondamentali». Inoltre il comandante della forza aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie, Amirali Hajizadeh, ha affermato ieri sera che l’Iran lancerà sicuramente un terzo round dell’operazione ‘True Promise’ con attacchi missilistici e con droni contro Israele.

«Durante i precedenti round dell’operazione iraniana, il regime israeliano ha dovuto affrontare un grande fallimento nella sua difesa, nonostante fosse sostenuto da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Oman», ha aggiunto Hajizadeh, citato da Tasnim

Le condizioni tra Hamas e Israele

«La condizione dell’occupazione israeliana di rimuovere Hamas dalla Striscia di Gaza è una ridicola guerra psicologica e il ritiro della resistenza o il suo disarmo da Gaza sono inaccettabili». Così Hazem Qassem, portavoce del movimento. Inoltre Qassem ha anche sottolineato che «qualsiasi accordo per il futuro della Striscia di Gaza avverrà tramite consenso nazionale».

I colloqui della seconda fase

Secondo i media israeliani i colloqui della seconda fase inizieranno quando l’inviato statunitense Steven Witkoff arriverà in Israele. Intanto Netanyahu, all’emittente Channel 12, ha dichiarato che si sarebbe tenuta una riunione separata per discutere della seconda fase dei negoziati, prima della partenza della delegazione israeliana per Doha. Delegazione che sarà guidata dal confidente di Netanyahu e ministro degli Affari strategici Ron Dermer.

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