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Evasione fiscale, riscossione record nel 2024: recuperati 33,4 miliardi di euro

Nel 2024 sono stati recuperati 33,4 miliardi di euro dall'evasione fiscale, superando di due miliardi il dato dell'anno precedente. Un successo che, come sottolineato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, rappresenta «il valore più alto di sempre». Dati e cifre del recupero Nel dettaglio, 26,3 miliardi provengono dal recupero diretto dell'evasione fiscale (+6,5% rispetto…
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Nel 2024 sono stati recuperati 33,4 miliardi di euro dall’evasione fiscale, superando di due miliardi il dato dell’anno precedente. Un successo che, come sottolineato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, rappresenta «il valore più alto di sempre».

Dati e cifre del recupero

Nel dettaglio, 26,3 miliardi provengono dal recupero diretto dell’evasione fiscale (+6,5% rispetto al 2023), mentre 7,1 miliardi sono recuperi erariali per conto di altri enti. Analizzando le cifre, emerge che la maggior parte dei fondi (22,8 miliardi) deriva da attività di controllo ordinarie, tra versamenti diretti, promozione della compliance e incassi da cartelle di pagamento.

Sanatorie in calo

Un dato interessante riguarda le sanatorie, che hanno contribuito con 3,5 miliardi, in calo rispetto ai 5,1 miliardi del 2023. In particolare, la rottamazione dei ruoli ha generato 3,2 miliardi, evidenziando una diminuzione del 30% rispetto all’anno precedente.

Contribuenti virtuosi e “magazzino” fiscale

Carbone ha evidenziato come sempre più contribuenti versino spontaneamente le tasse, con un gettito relativo ai principali tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate che ha raggiunto i 587 miliardi, in crescita di 43 miliardi (+8%) rispetto al 2023.

Tuttavia, nonostante i successi, il “magazzino” fiscale del non riscosso italiano rimane elevato, con 1.275 miliardi. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando l’impegno del governo per un sistema fiscale «certo, trasparente, semplificato» e funzionale alla crescita del Paese.

Prospettive future

Maurizio Leo, ringraziando anche l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, ha riconosciuto i «risultati entusiasmanti» nel recupero dall’evasione, ma ha anche ricordato che «c’è ancora molto da fare». In questo contesto, la riforma della riscossione, che prevede la retrocessione delle somme non recuperate agli enti impositori dopo 5 anni, rappresenta un elemento chiave per dare una svolta al sistema.

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