I medici di base? Dovranno prestare servizio nelle case di comunità, l’ultimo contratto di lavoro della medicina generale e dei pediatri consente di prestare ore extra ambulatoriali. Ne sono a disposizione 20 milioni di ore su tutto il territorio nazionale, ma servono le strutture, perché oggi in Italia il 70% delle case di comunità, previste dal Pnrr non c’è. Non esiste.
«Non saprei dove andare»
«Io da medico di medicina generale, non saprei dove prestare le sei ore a settimana che mi sono assegnate al di fuori dello studio», a parlare è Filippo Anelli, presidente della Federazione dei Medici e degli Odontoiatri italiani che ritiene l’opportunità delle strutture territoriali buona cosa, specie per chi inizia la carriera, ma non è assolutamente d’accordo sulla possibilità di assumere come dipendenti i medici di base (se mai la riforma passasse), il motivo? «Si toglierebbe così una risorsa ai territori, i medici obbligati a prestare servizio solo nelle case di comunità, senza avere gli studi, si troverebbero ben presto sostituiti dai privati», afferma Anelli e sarebbe togliere un servizio agli utenti, specie ai più fragili.
Il flop pugliese
Ma per la Puglia al momento il problema non c’è: nessuna casa di comunità è stata aperta. Nessuna è pronta anche se ne sono previste ben 121, finanziate dal PNRR. In un anno, stando al cronoprogramma dovrebbero essere aperte tutte. Non accadrà. Non ci siamo assolutamente con i tempi.
I fondi
Eppure per la Puglia sono state stanziati ben 177 milioni di euro dal Pnrr per questi presidi sanitari sul territorio, indispensabili a fronte dei 74 ospedali chiusi in questi anni. I fondi ci sono, si fa fatica ad attivare i cantieri. Si fa fatica ad avere le autorizzazioni. Ad organizzare l’opera.
Segnale positivo nel foggiano
Un timido segnale arriva dall’Asl di Foggia che, qualche giorno fa, ha presentato un cronoprogramma per le 26 Case di Comunità e 7 ospedali previste nel foggiano. I cantieri dovrebbero aprire il 27 maggio a Rodi Garganico e a Vico del Gargano, il 10 giugno all’ospedale di Vieste, il 17 giugno per le case di comunità di San Marco in Lamis, Torremaggiore e Vieste, il 24 giugno per la casa della comunità di Foggia, Peschici, Cagnano Varano, il 1 luglio per quella di Monte Sant’angelo, il 9 settembre per Manfredonia. Ma che tutto questo finisca entro il 2026 è improbabile.
La risposta dell’assessore
L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese però rassicura: «Sono stati avviati i lavori per quasi il 50% delle 121 Case di Comunità previste in Puglia dal Pnrr. Per la realizzazione di questi presidi di sanità territoriale le Asl sono impegnate in uno sforzo straordinario.
Accanto a questo lavoro sulle infrastrutture stiamo mettendo già in campo altre misure per lo sviluppo dell’assistenza territoriale, attraverso la promozione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) tra i medici di medicina generale che dovranno abitare, nel disegno del legislatore, queste case di comunità». Si vedrà.