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La nuova Era dei Teatri di Bari avrà un sapore internazionale: Gianni Forte direttore artistico – VIDEO

Un nuovo capitolo per il teatro pugliese si scrive con la nomina di Gianni Forte a direttore artistico inter/nazionale di Teatri di Bari, in condirezione con Teresa Ludovico. Con il sostegno di Regione Puglia e Comuni, l’ente culturale prepara un triennio 2025-2027 che promette di espandere la sua influenza anche oltre confine, in un progetto che punta sulla contaminazione culturale e l’innovazione artistica.

Uno slancio internazionale

La scelta di Forte, autore, drammaturgo e co-fondatore dell’ensemble Ricci/Forte, arriva in un momento cruciale per Teatri di Bari, riconosciuto dal Ministero della Cultura come “Teatro della città di rilevante interesse culturale”. Il direttore artistico, che ha avuto esperienze internazionali significative, tra cui la direzione del settore teatro alla Biennale di Venezia, si dice entusiasta della sfida che lo attende: «Teatri di Bari inteso come un laboratorio vibrante, dove artisti italiani e internazionali possano incontrarsi, contaminarsi, sperimentare. Un teatro che affronti tematiche urgenti come diversità, appartenenza, trasformazioni sociali e ambientali, e che coinvolga direttamente le comunità». Con Teresa Ludovico al suo fianco, Forte prepara un triennio che mira a fare di Teatri di Bari un crocevia di esperienze artistiche, dove il teatro non solo parla al pubblico, ma lo coinvolge attivamente.

Un patrimonio in espansione

Già nell’ultimo triennio, Teatri di Bari ha dimostrato un dinamismo straordinario. I numeri parlano chiaro: oltre 105.000 spettatori, più di 525 professionisti impiegati e un palmarès che include alcune delle realtà più prestigiose del panorama teatrale italiano e internazionale. «Questa crescita è stata alimentata da una continua ricerca della qualità e della pluralità», sottolinea l’assessore alla Cultura della Regione Puglia, Viviana Matrangola. La co-direzione Forte/Ludovico non solo amplia l’orizzonte nazionale, ma rinforza il progetto di internazionalizzazione, aprendo nuovi orizzonti di collaborazioni con teatri e festival in tutta Europa e oltre. Il risultato è un teatro capace di confrontarsi con le sfide contemporanee, portando sul palco non solo spettacoli, ma riflessioni profonde sulla società.

Il ponte tra comunità e carceri

Uno degli aspetti più innovativi di Teatri di Bari è il suo impegno con il mondo del carcere. La Sala Prove, curata da Lello Tedeschi, è un progetto di formazione teatrale all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni di Bari che dà voce ai giovani detenuti. Tedeschi spiega: «Cerchiamo di esaltare la natura sociale del teatro. Il carcere è un luogo oscuro e con l’arte cerchiamo di portare un po’ di luce». Ogni anno, spettacoli frutto di questo laboratorio vengono messi in scena e aperti al pubblico, creando un ponte tra il mondo dei detenuti e la città. Un’iniziativa che non solo offre nuove opportunità di espressione ai detenuti, ma permette al teatro di riscoprire la sua funzione di veicolo di cambiamento e inclusione. Con il futuro triennale in arrivo, Teatri di Bari conferma la sua centralità nel panorama culturale pugliese e nazionale, un faro di innovazione che guarda al mondo senza dimenticare le proprie radici.

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