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Sogno a stelle e strisce nel futuro del Bari: la svolta entro giugno?

Svolta societaria vicina? Sembra che qualcosa stia bollendo in pentola per tentare di assicurare un futuro alla Ssc Bari, spezzando le ‘catene’ pesanti e ormai insostenibili dei vincoli legati alla multiproprietà e regalare finalmente alla città un progetto ambizioso, a lungo termine. Il punto Le attuali regole federali delle NOIF, come noto, vietano a due…
luigi de laurentiis

Svolta societaria vicina? Sembra che qualcosa stia bollendo in pentola per tentare di assicurare un futuro alla Ssc Bari, spezzando le ‘catene’ pesanti e ormai insostenibili dei vincoli legati alla multiproprietà e regalare finalmente alla città un progetto ambizioso, a lungo termine.

Il punto

Le attuali regole federali delle NOIF, come noto, vietano a due squadre controllate dalla stessa proprietà di militare nella medesima categoria. Fattispecie che interessa direttamente Bari e Napoli, i club di proprietà della Filmauro, la casa di produzione cinematografica facente capo alla famiglia De Laurentiis. Il divieto imposto, per effetto della modifica della norma transitoria dell’articolo 16-bis delle NOIF, diverrà assoluto (esteso a tutti i livelli del calcio professionistico) a partire dalla stagione sportiva 2028-2029. La digressione è utile per comprendere quali siano, al momento, le strade affinché il club biancorosso possa spiccare il volo, senza che gli attuali proprietari ‘subiscano’, come per loro stessa ammissione, il cosiddetto ‘rischio d’impresa’: la (s)vendita della società oppure la modifica delle norme in vigore (ipotesi quest’ultima sempre più remota). In caso di promozione in Serie A (campionato nel quale milita il Napoli) la famiglia di imprenditori romani sarebbe invece costretta a cedere il Bari immediatamente, per scongiurare la perdita dell’affiliazione e dunque del titolo sportivo.

Lo scenario

Le indiscrezioni raccolte nelle ultime settimane descrivono una possibile soluzione intermedia. Sullo sfondo è infatti spuntata l’ipotesi concreta che l’attuale compagine societaria venga allargata ad un socio, inteso come persona fisica o giuridica (fondo). Gli indizi condurrebbero negli Stati Uniti, precisamente a Los Angeles, città nella quale è cresciuto professionalmente l’amministratore unico del Bari, Luigi De Laurentiis. La trattativa, che pare sia iniziata sotto traccia da mesi, sarebbe in fase avanzata: sul tavolo la cessione del 30% delle quote della Ssc Bari. La fumata bianca potrebbe maturare entro la fine della stagione sportiva. Si tratterebbe solo di un primo step da parte dell’eventuale socio di minoranza, nell’ottica di compiere una vera e propria scalata in funzione della promozione in Serie A. Quello appena descritto sarebbe, sulla carta, un piano che consentirebbe di garantire una ‘exit strategy’ alla famiglia De Laurentiis: coniugherebbe infatti esigenze normative con la tutela degli investimenti compiuti durante gli ultimi sei anni e mezzo, immettendo liquidità nelle casse del Bari, proiettando il club nel futuro e alleggerendo il peso sulle spalle di Luigi, sotto ‘attacco’ da oltre un anno. Va ricordato che in più di un’occasione pubblica lo stesso amministratore unico del club pugliese aveva teso la mano al possibile ingresso di soci, smorzando, al contrario, presunte trattative per la cessione, a breve termine, della società. Non è forse un caso che il dialogo con lo sceicco Malek Humoud Al Sabah, membro della famiglia reale del Kuwait, non sia mai entrato nel vivo.

Il ruolo della politica

Formalmente nessuno. Tuttavia non è un mistero che da tempo stia cercando di gettare le basi per una possibile svolta societaria, anche favorendo l’incontro con potenziali investitori. Già in passato erano stati numerosi i tentativi compiuti dall’ex sindaco di Bari Antonio Decaro. Negli ultimi mesi si è tentato di riprendere il dialogo con la famiglia Moratti, ma senza successo. Sondato la scorsa estate il terreno della Red Bull, attraverso un contatto diretto con il rappresentante italiano della multinazionale, azienda protagonista nello sport, con ingenti investimenti che spaziano dalla Formula 1 al calcio. Anche in questo caso senza alcun riscontro positivo, dal momento che non c’è stata alcuna apertura da parte della Red Bull. Proprio la ricerca costante di soluzioni potrebbe essere sfociata in qualcosa di concreto. Fonti politiche e istituzionali danno per certo l’ingresso imminente di un socio nella Ssc Bari. Non resta che attendere.

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