Sarebbe un 24enne romeno, il rapinatore rimasto ferito la sera del 6 febbraio, e morto la mattina seguente, da un colpo di pistola mentre stava derubando, insieme ad altri tre complici, un’abitazione sulla via Cassia a Roma. A sparare è stata una guardia giurata intervenuta a difesa della donna vittima del furto nella sua casa.
Il giovane, raggiunto alla testa dallo proiettile, è stato ricoverato in condizioni disperate all’ospedale San Filippo Neri, dove poi è morto. Non ha documenti e nessuno si è presentato al suo capezzale.
La ricostruzione dei fatti comincia dalle 19 circa del 6 febbraio: nell’appartamento al primo piano della palazzina in via Cassia 1001, in zona Tomba di Nerone, dove abita da sola una donna di 63 anni, forzando una finestra, sono entrati 4 malviventi.
Uno di loro ha immobilizzato la donna, gli altri hanno cominciato a rovistare nella casa, alla ricerca di oggetti preziosi. Trovata una cassaforte, assicurata al muro, i ladri hanno tentato di smurarla. Il rumore, però, ha allertato il vicinato e, soprattutto, un vigilante residente nel condominio e che stava rincasando dopo il turno di lavoro, armato della sua pistola si è fatto avanti e ha provato a fermarli.
Sono partiti in tutto dieci colpi di pistola, uno dei quali ha raggiunto il 24enne.