Un negoziato con l’Ucraina è in previsione, anche turandosi il naso su Zelensky. Questo è in sintesi il pensiero di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, che ha bollato come «parole vuote» le dichiarazioni del presidente ucraino, che in un video ufficiale si era detto pronto a voler trattare direttamente con Putin. «La prontezza deve basarsi su qualcosa, la prontezza e il desiderio non possono basarsi sul divieto legale di tali negoziati con Zelensky. Sul tavolo del presidente russo Putin resta il nodo sulla legittimità del leader della controparte nell’offensiva. «Un’analisi indica che il signor Zelensky ha grandi problemi con la sua legittimità de jure, ma nonostante questo fatto la parte russa rimane aperta ai negoziati». Intanto, sempre dal Cremlino, è arrivata la conferma di una recente intensificazione dei rapporti con l’amministrazione Trump.
Lo scambio di prigionieri
Comincia a muoversi qualcosa sui due fronti. Lo scorso pomeriggio, il presidente ucraino ha annunciato sui canali Telegram la liberazione di 150 cittadini dalla prigioni russe. Tra di loro non solo soldati, ma anche sergenti e ufficiali delle Forze Armate. Uno scambio confermato anche dal ministero della Difesa russo, che ha sottolineato la mediazione con gli Emirati arabi uniti. Zelensky ha dichiarato, inoltre, il numero dei soldati persi dall’inizio dell’invasione russa nel 2022, si parla di circa 45mila persone.
Continuano gli scontri
Prosegue l’avanzata delle truppe russe in Ucraina, con l’annuncio rivendicato da Mosca di altri due insediamenti nel Donetsk e nella regione nord-orientale di Kharkiv. D’altra parte, continua l’offensiva ucraina. Dallo Stato Maggiore ucraino è arrivata la conferma di un attacco a una raffineria di petrolio nella regione russa di Krasnodar, un impianto che produce greggio e fornisce benzina e gasolio all’esercito russo.
Il ruolo degli Stati Uniti
Si parlerà del futuro della guerra tra Russia e Ucraina durante la prossima Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera, dal 14 al 16 febbraio prossimi. L’inviato di Trump, Keith Kellogg, ufficializzando la sua presenza ha detto che presenterà in quell’occasione le proposte degli Stati Uniti per porre fine al conflitto.