Regione Puglia e Comune di Bari saranno parti civili nel processo a carico di Alfonso Pisicchio, ex assessore regionale, del fratello Enzo e di altri 12 imputati accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, falso, truffa, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture false.
A deciderlo è stato il gup di Bari Nicola Bonante che ha ammesso Regione e Comune respingendo le eccezioni presentate dai difensori di alcuni imputati.
Il Comune, che si è costituito nei confronti dei due Pisicchio, dell’ex responsabile unico del procedimento Francesco Catanese e dell’imprenditore Giovanni Riefoli, chiederà oltre un milione di euro tra danni d’immagine e patrimoniali. La Regione si è costituita nei confronti di Alfonsino Pisicchio e di alcuni altri imputati, ma non di Enzo. Ad Alfonsino Pisicchio sarà chiesto un risarcimento dei danni non patrimoniali di 50mila euro.
Nella prossima udienza del 9 aprile, su richiesta di alcuni difensori, si discuterà anche di un’eccezione relativa alla genericità di alcuni capi d’imputazione.