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Appalti pilotati nel Salento, i sindaci al gip: «Niente favori a imprenditori amici»

Sono iniziati ieri mattina alle 9.45 gli interrogatori preventivi per 15 dei 25 indagati nell’inchiesta sugli appalti e i presunti favori che coinvolgono diverse figure istituzionali e imprenditoriali del Salento. Totò Salese ed Ernesto Toma, sidnaci rispettivamente di Sanarica e Maglie, hanno respinto le accuse mosse loro dalla Procura di Lecce, presentando anche memorie e…
procura di lecce

Sono iniziati ieri mattina alle 9.45 gli interrogatori preventivi per 15 dei 25 indagati nell’inchiesta sugli appalti e i presunti favori che coinvolgono diverse figure istituzionali e imprenditoriali del Salento. Totò Salese ed Ernesto Toma, sidnaci rispettivamente di Sanarica e Maglie, hanno respinto le accuse mosse loro dalla Procura di Lecce, presentando anche memorie e documenti a sostegno della loro posizione. Stesso discorso per l’imprenditore Marco Castrignanò.

L’imprenditore

Il primo a essere ascoltato è stato proprio Marco Castrignanò, uno degli uomini d’affari finiti al centro dell’inchiesta, che ha risposto alle domande del giudice per oltre tre ore. Il manager ha presentato una serie di documenti, cercando di dimostrare la legittimità dell’operato delle sue aziende e negando di aver mai ricevuto favori o riconosciuto utilità a pubblici ufficiali. Al contrario, il suo fratello e collega Graziano ha scelto di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari.

I sindaci

Gli interrogatori più attesi erano quelli dei tre sindaci coinvolti nell’inchiesta e per i quali la Procura di Lecce ha chiesto addirittura gli arresti. Si tratta innanzitutto di Ernesto Toma, primo cittadino di Maglie, che nell’interrogatorio svoltosi ieri sera ha respinto le accuse mosse nei suoi confronti dai pm.

Lo stesso ha fatto Totò Sales, sindaco di Sanarica, che davanti al gip è stato chiaro: «Non ho mai parlato di gare con i Castrignanò né ho ricevuto favori da loro in cambio di appalti». Non solo: Sales ha esibito bonifici e fatture relativi ad alcuni lavori eseguiti nella sua proprietà e che, secondo i pm, sarebbero il “corrispettivo” degli appalti assegnati ai Castrignanò.

Quanto al pranzo pre-elettorale del 2021, che sempre secondo la Procura sarebbe stato offerto a Sales dagli imprenditori “amici”, il primo cittadino ha precisato: «Credevo che a a pagarlo fossero stati i consiglieri comunali». Oggi davanti al gip sfilerà Rocco Antonio Cavallo, sindaco di Ruffano, il cui interrogatorio ieri è stato rinviato a causa della indisponibilità dell’avvocato difensore.

Gli avvocati

Per il resto, l’avvocato dei Castrignanò, Francesco Vergine, ha preferito non rilasciare dichiarazioni, sottolineando che si trattava di un interrogatorio preventivo. Ha solo detto di essere in attesa delle decisioni del gip al termine degli interrogatori. Nel gruppo degli indagati figurano tre sindaci, due assessori, numerosi imprenditori e dipendenti di ditte coinvolte nell’inchiesta avviata dalla Procura salentina.

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