Un’azione coordinata e sistematica tra diversi attori del territorio, aperta alla società e che possa vivere attraverso una serie di incontri. È quanto si propone di creare la Regione Puglia costituendo, in collaborazione con altre realtà, una Scuola di alta formazione sull’Antimafia sociale.
Il percorso verso l’istituzione di un Master di II livello è partito stamattina con una prima riunione del tavolo di confronto per l’attuazione dell’articolo 77 della legge di stabilità regionale 2025 che prevede la costituzione di una Scuola destinata a funzionari e dirigenti pubblici, operatori socio-economici, sindacalisti, docenti, magistrati ed esponenti della società civile che, con diverse competenze e responsabilità, partecipano attivamente al contrasto non repressivo alla criminalità organizzata e alla promozione della legalità sui territori regionali.
Alla riunione hanno partecipato l’assessora alla Cultura e Legalità della Regione Puglia Viviana Matrangola (da remoto), il consigliere regionale Francesco Paolicelli – che ha proposto l’emendamento -, il dirigente della Sezione Sicurezza del cittadino della Regione Puglia Vitandrea Marzano, il professore di sociologia del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Bari Giuseppe Moro, il coordinatore regionale di Libera don Angelo Cassano, il vicepresidente nazionale di Avviso pubblico Michele Abbaticchio con il coordinatore regionale dell’associazione Pierpaolo D’Arienzo e il presidente della Fondazione “Stefano Fumarulo” Angelo Pansini.
«Sono contenta di poter dare avvio alle attività di co-progettazione di questo percorso che, attraverso il rafforzamento della cultura della legalità e dei diritti, darà un grande supporto al contrasto alla criminalità organizzata», evidenzia Matrangola.
L’Università di Bari, assicura il professor Moro, contribuirà strutturando «percorsi flessibili che siano aperti alle realtà della società civile e che possano contestualmente aiutare gli amministratori e la Regione Puglia a realizzare la propria missione».
Per don Angelo Cassano «il coinvolgimento delle Amministrazioni pubbliche, specialmente di quelle più piccole», sarà «determinante per aiutarle a fronteggiare i temi della corruzione».
La dotazione finanziaria prevista per l’attuazione dell’articolo 77 della legge di stabilità è pari a 20mila euro per il 2025. La cifra sarà assegnata a favore dell’Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Scienze politiche, previa deliberazione della Giunta regionale.