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Finanziamento primare del Pd, chiesta l’assoluzione per Stefanazzi e Ladisa

La Procura di Torino ha chiesto l'assoluzione "perché il fatto non sussiste" per l'ex capo di gabinetto della Regione Puglia Claudio Stefanazzi, attualmente deputato del Partito democratico, e per l'imprenditore Vito Ladisa, nell'ambito dell'inchiesta sul presunto finanziamento illecito della campagna elettorale di Michele Emiliano per le primarie nazionali del Pd del 2017. Nell'inchiesta era coinvolto…
procura di torino

La Procura di Torino ha chiesto l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” per l’ex capo di gabinetto della Regione Puglia Claudio Stefanazzi, attualmente deputato del Partito democratico, e per l’imprenditore Vito Ladisa, nell’ambito dell’inchiesta sul presunto finanziamento illecito della campagna elettorale di Michele Emiliano per le primarie nazionali del Pd del 2017.

Nell’inchiesta era coinvolto anche lo stesso governatore pugliese, assolto in primo grado “per non aver commesso il fatto“. Stefanazzi e Ladisa, invece, erano stati condannati a 4 mesi e al pagamento di una multa di 20mila euro (con pena sospesa e non menzione). L’inchiesta era partita da una lettera anonima.

Stefanazzi e Ladisa hanno sempre dichiarato la loro innocenza, affermando che i pagamenti contestati riguardavano una campagna pubblicitaria e non il finanziamento delle primarie.

La Corte d’appello di Torino ha rinviato la sentenza al 28 febbraio, ma lo sciopero dell’Anm potrebbe causare un ulteriore slittamento.

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