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Murales, musica e ulivi per Gallipoli Capitale della cultura 2027: “Bella tra terra e mare”

Nella bellissima città salentina, incastonata nel golfo di Taranto il progetto per la candidatura a “Capitale della Cultura Italiana” 2027 ha un nome che racconta storia e natura: “Gallipoli, la bella tra terra e mare”, è sì questo un programma che mette al centro la distesa d’acqua limpida e quasi caraibica del Salento, ma che…
gallipoli

Nella bellissima città salentina, incastonata nel golfo di Taranto il progetto per la candidatura a “Capitale della Cultura Italiana” 2027 ha un nome che racconta storia e natura: “Gallipoli, la bella tra terra e mare”, è sì questo un programma che mette al centro la distesa d’acqua limpida e quasi caraibica del Salento, ma che non dimentica la terra degli ulivi, che dopo la xylella ha voglia di rialzarsi. Il sindaco, Stefano Minerva ci crede e ha lo scopo, nel suo ambizioso piano di sviluppo, di trasformare il suo Comune da meta di vita mondana estiva in luogo culturale e di presa di coscienza ambientale.

Un locus che unisce il verde degli ulivi all’azzurro del golfo, senza dimenticare il centro storico, incastonato nel mezzo. Un posto incantato che ha appena visto realizzato un progetto ambizioso, “Gallipoli, qui dove finisce il mare ed inizia la terra” finanziato dal Fondo Cultura (MIC), grazie al quale è stato realizzato un sistema di fruizione multimediale che ha messo a sistema i quattro luoghi custodi del patrimonio storico e artistico cittadino: il Museo Civico Emanuele Barba, la Sala Collezione Coppola, l’Archivio Storico e la Biblioteca Comunale.

Murales e musica

Si parte da qui dal cuore antico per arrivare fino alla costa, per il primo cittadino l’obiettivo è quello di dare una visione del territorio unitaria, una sorta di investimento per il Salento. Il progetto non nasconde, nelle sue molteplici manifestazioni, il dramma della xylella, ma fa diventare quel danno risorsa, presa di coscienza civile. Una programmazione, quella prevista che pensa alle chiese ai teatri come location per la musica, ma senza scordare le periferie.

Un piano culturale che coinvolge i giovani con murales da realizzare in istantanea e a ripiantumazioni degli ulivi, simbolo della Puglia, del suo oro prezioso: l’olio.

Un progetto che apre le porte di Gallipoli, ma che nutre la sua comunità del valore dell’identità, del coraggio a rialzarsi, mettendo insieme campagne di sensibilizzazione in collaborazione con i pescatori e agricoltori.

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