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‘Foggia non è bolognese’, Angiola: «La proposta a 30 km/h è una volgare bocciatura»

Due incidenti mortali in città e una serie di eventi stradali che portano a una riflessione approfondita sui tempi della sicurezza stradale. A evidenziare la questione, ponendo l’accento su alcuni aspetti adottati in altre città, è il movimento politico “Cambia”. La considerazione «A Bologna, città 30, nel 2024 nessun pedone è morto in incidenti stradali…

Due incidenti mortali in città e una serie di eventi stradali che portano a una riflessione approfondita sui tempi della sicurezza stradale. A evidenziare la questione, ponendo l’accento su alcuni aspetti adottati in altre città, è il movimento politico “Cambia”.

La considerazione

«A Bologna, città 30, nel 2024 nessun pedone è morto in incidenti stradali e questo non avveniva dal 1991» afferma Nunzio Angiola, docente universitario, già parlamentare e candidato sindaco alle ultime comunali del capoluogo daunio. Aggiunge il rappresentante politico «nel 2024 a Bologna si registra la metà degli incidenti mortali (10, il 49% in meno), cala il numero degli incidenti stradali e dei feriti, rispettivamente del 13% e dell’11%. In caduta verticale gli incidenti più gravi (-31%), classificati dal 118 con “codice rosso”».

Ma non sono gli unici aspetti positivi dell’utilizzo del limite a trenta chilometri orari in città. «Diminuisce del 5% il traffico e del 29,3% l’inquinamento che raggiunge i livelli più bassi degli ultimi dieci anni», afferma ancora Angiola che aggiunge, sempre in riferimento ai dati bolognesi, «aumentano, inoltre, nello scorso anno gli spostamenti in bicicletta (+10%), grazie soprattutto ad un boom del bike sharing (+69%); aumentano gli abbonamenti al trasporto pubblico e l’uso del car sharing (+44%)».

La dichiarazione

«La volgare bocciatura lo scorso 13 giugno 2024 da parte del Consiglio comunale della nostra mozione, accampando motivazioni pretestuose e insignificanti inchioda gli autori della stessa alla proprie responsabilità. Ce li avranno loro, non noi, i morti e i feriti sulla coscienza, per qualunque incidente mortale o più o meno grave dovesse ancora occorrere a Foggia. Il nostro è realismo politico! Il nostro è pragmatismo politico! Governare una città di certo non è facile, ma la Giunta e la maggiorana Episcopo non solo non stanno brillando per fantasia e impegno, ma non hanno neanche il buon senso e il garbo di accettare le nostre proposte, scientificamente ineccepibili, corroborate da verifiche sul campo e risconti oggettivi, come nel caso di Bologna. Buona vita a tutti i benpensanti che siedono nella Giunta e nei banchi della maggioranza a palazzo di Città che si trastullano sugli allori e non tengono a cuore il bene di Foggia. Noi invece teniamo a cuore il bene della nostra gente».

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