La squadra di Longo impatta allo stadio “Orogel Manuzzi” di Cesena per 1-1. Illude la rete di Favilli al 23’ perché nella ripresa, a meno di dieci minuti dal finale, ci pensa La Gumina a pareggiarla dal dischetto su fallo di Obaretin che era stato impeccabile sino ad allora. Undicesimo pari per i biancorossi che, però, restano sul treno dei playoff al settimo posto con 30 punti.
Il match
Il Bari è sceso in campo con un undici diverso rispetto a quello che ha pareggiato contro il Brescia e, per scelte tecniche, Longo nel terzetto difensivo ha inserito Obaretin spostando a Mantovani centrale. Sulla corsia esterna c’è Favasuli al posto di Oliveri (infortunato) e Favilli per Bellomo per scelta tecnica. Dall’altra parte i romagnoli dell’ex Mignani, schierati col 3-4-2-1.
Inizio nervoso dei padroni di casa bianconeri perché Adamo rimedia subito un giallo e dopo due minuti Favasuli tenta il primo tiro da fuori area. Risponde quasi al decimo minuto Adamo ma la conclusione è alta sopra la traversa (non di molto). Due minuti più tardi il libico del Bari da fuori area prova a sorprendere Klinsmann ma il portiere respinge. Molto bene tra difensori Mantovani e Obaretin. Tra il 13’ e il 15’ il Cesena ci prova prima con Calò e poi con Prestia. Ma senza trovare la rete. Ci pensa invece al 23esimo a portare in vantaggio il Bari, Favilli che taglia tutta la difesa e batte sul primo palo il portiere avversario. L’assist per l’ex Ternana è stato realizzato da Obaretin. Al ventinovesimo Maita costringe alla deviazione in angolo la difesa cesenate. Calò al 33’ colpisce con un gomito alto al sopracciglio di Benali, l’arbitro Giua ha rivisto l’azione al Var review e il direttore di gara esce il cartellino rosso. Benali, rientra con una vistosa fascia, invece esce per infortunio Lella e al suo posto subentra Sibilli. Cinque i minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
La ripresa inizia senza alcun cambio da ambedue le parti. A tre dall’inizio Pucino va al tiro ma viene intercettato dal numero uno avversario. Ammonito Favasuli nelle fila del Bari. Mignani, inserisce Tavsan e Kargbo. Longo risponde inserendo il debuttante Bonfanti per Favilli e anche Tripaldelli per Favasuli (ammonito). Mignani, lancia nella mischia Kargbo e Bastoni per cercare di scardinare ermetico dietro. A dieci dalla fine Kargbo irrompe in area, successivamente un fallo in mischia di Obaretin ed è arrivato il calcio di rigore. In dieci contro undici con carattere ci pensa La Gumina a spiazzare Radunovic. Partita spezzettata dai falli. Quattro i minuti di recupero concessi. Il Bari spreca per l’ennesima volta in vantaggio e si fa riacciuffare, pur concedendo poco ai romagnoli, paga a caro prezzo l’unico grave errore e la foga di Kargbo che già aveva condannato il Bari (con la maglia della Reggiana) a restare in C, questa volta si conquista il rigore trasformato dal compagno di squadra, La Gumina. Ai biancorossi non basta neanche il 66% si possesso palla, serve più cinismo e si spera di non aver perso Lella per molto tempo (uscito anzi tempo).