La chiusura degli impianti Eni Versalis di Brindisi, con la dismissione della chimica in Puglia e in Italia, porterà a «una grave crisi industriale impattante sul futuro dei tanti lavoratori della filiera e dell’indotto».
Lo afferma l’assessora regionale alle Crisi industriali, Serena Triggiani, condividendo l’appello della Cgil Puglia che, «nell’assemblea regionale, ha lanciato l’allarme contro il fermo degli impianti del petrolchimico di Brindisi, emerso al tavolo ministeriale».
Per Triggiani «non è pensabile un “fermo lavoro”» e per questo al tavolo ministeriale è stato fatto rilevare «che sarebbe un errore strategico chiudere ogni futuro per la chimica di base. Conseguentemente – continua l’assessora – abbiamo chiesto che la transizione immaginata e proposta da Eni possa essere graduale e giusta».
Confermato il tavolo regionale fissato, tramite il Comitato Sepac, per il 6 febbraio prossimo, a cui l’assessora ha garantito la sua presenza. «Ritengo fondamentale che ci sia un tavolo regionale, oltre il tavolo presso il ministero, perché – conclude Triggiani – è il nostro territorio che deve essere protagonista del superamento della crisi, è dal nostro territorio che può e deve venire un’azione sinergica e coordinata con proposte per il superamento della crisi industriale e soprattutto occupazionale».