Chiedono più tutele e la garanzia di poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza i tassisti baresi che da questa mattina sono in protesta davanti alla sede di Palazzo di Città. Un’azione dimostrativa a sostengno del collega Francesco Rubini, aggredito lo scorso 8 dicembre mentre era in servizio.
«Siamo qui per tutti i tassisti – spiega Bartolomeo Scaramuzzi, presidente di Cna Fita Taxi, in attesa di essere ricevuto dal prefetto -. La nostra richiesta è che ci venga data una dashcam professionale da installare nelle auto e un dispositivo direttamente collegato alla centrale di polizia».
Punto importante riguarda l’esenzione dall’uso della cintura di sicurezza che, in caso di pericolo, si è dimostrata d’intralcio alla fuga. «Tassisti e famiglie hanno paura. Chiediamo di essere ascoltati», conclude Scaramuzzi.
Presente insieme ai suoi colleghi anche Francesco, ancora scosso per quanto accaduto. «Ho timore a tornare in servizio» confessa, dichiarando di star ancora pensando al suo futuro. Una grande differenza la farebbe l’introduzione di dispositivi di sicurezza, come un vetro che separi l’autista dai passeggeri.