La Procura di Lecce ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari in relazione al tragico incidente avvenuto la sera del 19 giugno 2023 lungo la strada provinciale 18, che collega Copertino a Galatina. L’episodio, che ha causato la morte di Chiara Durante, 32 anni, incinta, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre persone. Si tratta di Massimiliano Di Donfrancesco, 40 anni, di Copertino, marito della vittima; Francesco Russo, 21 anni, di Galatina, conducente di una mietitrebbia; Giovanni Iaconisi, 54 anni, di Copertino, testimone del sinistro.
La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Di Donfrancesco si trovava alla guida di un’Alfa Romeo 159 station wagon, diretta verso Copertino, e viaggiava a velocità sostenuta, superando di 60 chilometri orari consentiti. L’auto si è scontrata violentemente contro la mietitrebbia condotta da Russo, il quale, secondo l’accusa, avrebbe effettuato una manovra di svolta a sinistra nonostante l’obbligo di dare precedenza. L’impatto ha provocato il ribaltamento dell’auto, coinvolgendo anche Iaconisi, che si trovava sul ciglio della strada.
Le accuse
Di Donfrancesco e Russo sono accusati di omicidio colposo e per il mancato rispetto delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. Giovanni Iaconisi è invece accusato di omissione di informazioni rilevanti, in quanto avrebbe fornito agli inquirenti dichiarazioni incomplete e fuorvianti sulle dinamiche dell’incidente, e che sarebbero state smentite dalle successive analisi e perizie effettuate. Decisive per la ricostruzione dell’incidente sono state le perizie tecniche affidate dall’avvocato Laura Alemanno, legale della famiglia di Chiara Durante, all’ingegnere Luigina Quarta. Le analisi hanno fatto emergere discrepanze tra le dichiarazioni di Iaconisi e le reali dinamiche del sinistro, evidenziando incongruenze sui mezzi effettivamente coinvolti e sulle responsabilità dei conducenti. Con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, le difese degli indagati, rappresentati dagli avvocati Rocco Luigi Corvaglia, Maurizio Sanasi e Mario Serafini, hanno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive, richieste di interrogatorio o nuove perizie. Al termine, il pm deciderà se procedere con il rinvio a giudizio.
La tragedia
L’impatto si verificò la sera del 19 giugno 2023, intorno alle 21, all’altezza della zona industriale di Copertino. L’Alfa Romeo guidata da Di Donfrancesco si scontrò frontalmente con una mietitrebbia, causando la morte sul colpo della giovane donna e il ferimento del conducente, trasportato d’urgenza in codice rosso all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce e risultò positivo alla cannabis. Il giovane alla guida della trebbiatrice, un 24enne copertinese, rimase sostanzialmente illeso, e condotto all’ospedale di Copertino per i necessari accertamenti.
