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Bari come Bologna, presto implementate le “zone 30 km/h”: «Obiettivo meno incidenti»

A un anno dalla scelta del Comune di Bologna di diventare una “città 30”, abbassando il limite di velocità su tutte le strade cittadine a 30 chilometri orari (invece che 50), arrivano i primi effetti positivi in termini di sicurezza e prevenzione degli incidenti. Per la prima volta nessun pedone ha perso la vita. Inoltre…
zona 30

A un anno dalla scelta del Comune di Bologna di diventare una “città 30”, abbassando il limite di velocità su tutte le strade cittadine a 30 chilometri orari (invece che 50), arrivano i primi effetti positivi in termini di sicurezza e prevenzione degli incidenti. Per la prima volta nessun pedone ha perso la vita. Inoltre sono diminuiti gli incidenti stradali (di oltre il 13%) e i feriti (di poco più dell’11%), con miglioramenti ancora più consistenti sulle radiali (che superano, rispettivamente, il -16% e il -19%). Diminuiscono fortemente gli incidenti più gravi (-31%), classificati dal 118 con “codice rosso”. Si rafforza il calo del traffico veicolare (-5%) e si abbassa l’inquinamento più legato al traffico urbano (-29%). Seguendo l’esempio di Bologna, anche Bari si prepara a implementare nei prossimi mesi le sue zone 30, che, bisogna dirlo, non sono una novità.

La mappa in città

«In città le zone 30 hanno ormai già 4 anni – spiega l’assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi – Il primo tentativo di inserirle è stato effettuato già nel 2020. Si è partiti da Libertà, Murat, Umbertino e Madonnella coprendo un’area di 2,2 chilometri quadrati. E poi il provvedimento ha raggiunto San Cataldo e il centro storico di Santo Spirito. Con il passare del tempo i cartelli che segnano il limite di velocità hanno interessato pure la zona 167 di Palese». Nel 2023 i limiti sono stati imposti anche nel quarto Municipio a Carbonara, Ceglie e Loseto. «Si tratta di un provvedimento che ha come obiettivo quello di limitare il numero di vittime della strada, soprattutto all’interno delle arterie cittadine. Oltre che a dimostrare le potenzialità della mobilità sostenibile», aggiunge Scaramuzzi.

I numeri

Attualmente nel capoluogo le zone esistenti coprono 4 milioni e 200mila metri quadrati dislocati tra i quartieri Libertà, Murat, Madonnella, San Cataldo, Borgo antico, Santo Spirito, Carbonara, Ceglie e Loseto. Saranno invece realizzate nuove zone 30 a ridosso delle aree della città dove c’è una maggior concentrazione di utenze deboli, come zone residenziali e zone a maggior frequentazione pedonale, introducendo elementi fisici di traffic calming; istituendo in questo modo una gerarchia nell’uso della strada. Le zone di prossima realizzazione copriranno una superficie di 3 milioni e 500mila metri quadrati nei rioni San Pasquale, centro storico di Palese, litoranea tra Santo Spirito e Palese, San Paolo e Torre a Mare.

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