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Raccolta differenziata, la Puglia arranca: solo otto i comuni virtuosi

In quasi tutti i 257 Comuni pugliesi è ormai presente la raccolta differenziata. Ma la regione arranca rispetto al resto d’Italia e continua a camminare lentamente lungo il percorso dell’economia circolare e della gestione dei rifiuti. È infatti la sestultima regione d’Italia per percentuale di raccolta differenziata con il 59%, a fronte di una media…
raccolta differenziata

In quasi tutti i 257 Comuni pugliesi è ormai presente la raccolta differenziata. Ma la regione arranca rispetto al resto d’Italia e continua a camminare lentamente lungo il percorso dell’economia circolare e della gestione dei rifiuti. È infatti la sestultima regione d’Italia per percentuale di raccolta differenziata con il 59%, a fronte di una media nazionale del 66,6%. A scattare una fotografia della situazione è la nuova edizione del rapporto di Legambiente “Comuni Ricicloni Puglia”, giunta alla sua sedicesima edizione e presentata ieri a Bari durante la sesta edizione di Ecoforum.

Il rapporto

Il dossier fotografa una situazione in lieve miglioramento rispetto all’anno precedente, quando in Puglia la raccolta differenziata si attestava intorno al 58,6%. Ma non è abbastanza.

Il Pacchetto europeo sull’economia circolare pone, tra gli obiettivi, il riciclo del 65% dei rifiuti urbani entro il 2035 e, alla stessa data, un massimo del 10% di rifiuti che possono essere smaltiti in discarica. Inoltre, il testo unico in materia ambientale del 2006 stabilisce che tutti i Comuni in Italia, entro il 31 dicembre 2012, avrebbero dovuto raggiungere il 65% di raccolta differenziata. Da questi presupposti è nata l’idea di valorizzare quelle realtà che non solo rientrano nei limiti di legge ma addirittura hanno un pro capite di rifiuto residuo (indifferenziato) molto basso.

Questi Comuni sono stati ribattezzati Rifiuti Free e per rientrare nella classifica bisogna avere una produzione pro capite di rifiuti indifferenziato inferiore ai 75 kg per abitante all’anno. In Puglia, i Comuni Rifiuti Free quest’anno sono 8: Sammichele di Bari, Leporano, Poggiorsini, Bitritto, Montemesola, Laterza, Volturino e Carlantino. Si tratta di Comuni tutti sotto i 15mila abitanti.

Le grandi città della regione, invece, non riescono a raggiungere l’obiettivo della differenziata, nonostante alcuni miglioramenti e a eccezione di Lecce che entra nella lista dei comuni ricicloni con una percentuale di differenziata del 68,5%. Bari e Brindisi si fermano rispettivamente al 43,3% e al 42,7%. Ma a fare peggio di tutti sono Taranto, dove la percentuale di raccolta differenziata si ferma al 23,8% con un calo rispetto all’anno precedente del -3,6% e Foggia con il 17,1% soltanto di differenziata.

I comuni ricicloni costieri

Un discorso a parte meritano i Comuni costieri, su cui l’impatto antropico va gestito programmando in modo mirato il servizio di raccolta dei rifiuti. In questo caso i Comuni considerati da Legambiente “rifiuti free” sono 27. Tra questi si distinguono per le alte percentuali di raccolta differenziata Leporano (90%), Polignano a Mare (77,2%), Trani (76,7%), Mola di Bari (75,7%).

I nodi da sciogliere

I riflettori restano accesi però sull’impiantistica ancora debole: è infatti necessario incrementare il numero degli impianti, diventando così competitivi rispetto al resto del Paese.

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