Chiara Petrolini, la ragazza accusata di aver seppellito i due neonati che aveva partorito nel maggio del 2023 e nell’agosto 2024, è rientrata nella casa di famiglia a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, per scontare i domiciliari.
Il Gip del tribunale di Parma, lo scorso 20 settembre, aveva posto la giovane ai domiciliari: una scelta verso cui la la Procura aveva fatto appello e su cui si è pronunciato il Riesame, segnalando il rischio di reiterazione e l’insufficienza della custodia cautelare a casa coi genitori, ma l’esecuzione della misura in carcere rimane sospesa fino alla pronuncia della Suprema Corte.
Lo riporta la Gazzetta di Parma. L’abitazione era stata dissequestrata agli inizi del mese di dicembre. É attesa, intanto, per la fissazione dell’udienza in Cassazione.
Per l’accusa era molto improbabile che la studentessa fosse riuscita a nascondere la gravidanza ai genitori, così come il fatto di averli partoriti in casa, e continuare la propria vita tra studi e viaggi come se nulla fosse.
A dare l’allarme lo scorso 9 agosto era stata la nonna della ragazza che aveva rinvenuto il corpo di un neonato, dissepolto dai cani di famiglia mentre scavavano nel giardino della proprietà di famiglia. Poco più tardi venne rinvenuto anche il secondo corpo.
Gli esami sulle piccole salme permisero di accertare che si trattasse di due bambini partoriti proprio da Chiara Petrolini, all’epoca in vacanza negli Stati Uniti con la famiglia.
