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Giustizia, App non funziona: a Bari gli atti si depositano in via analogica

«Il sistema è molto lento e non supportato da hardware e reti idonee», mancano gli scanner per la scansione degli atti, «non vi è stata una seria formazione del personale» e spesso atti e fascicoli caricati non vengono visionati dai gip o dai giudici del dibattimento. È quanto afferma il procuratore di Bari, Roberto Rossi,…
uffici giudiziari bari

«Il sistema è molto lento e non supportato da hardware e reti idonee», mancano gli scanner per la scansione degli atti, «non vi è stata una seria formazione del personale» e spesso atti e fascicoli caricati non vengono visionati dai gip o dai giudici del dibattimento. È quanto afferma il procuratore di Bari, Roberto Rossi, evidenziando come il sistema informatico App, destinato al deposito degli atti in via telematica nella Procura di Bari, è «malfunzionante e pertanto compromette il regolare svolgimento dell’attività giudiziaria».

Con un provvedimento, il procuratore ha disposto che almeno fino al 30 gennaio il deposito degli atti in Procura dovrà avvenire anche in modalità analogica.

Avendo attestato il malfunzionamento del sistema informatico, quindi, magistrati e personale amministrativo in servizio nella Procura sono stati autorizzati a redigere «in forma di documenti analogici e a depositare con modalità non telematiche» atti, documenti, richieste e memorie, «nonché tutti gli atti relativi alla fase predibattimentale e dibattimentale».

Fino al 30 gennaio quindi (ma la data può essere prorogata), il procuratore ha autorizzato la procedura «del cosiddetto “doppio binario” per gli atti suddetti, sicché il deposito degli stessi dovrà avvenire anche con modalità analogiche». Allo stesso tempo, però, si raccomanda «l’utilizzo costante di App e di tutte le sue funzionalità per tutti gli atti per i quali, in fase di indagini preliminari, è consentito il cosiddetto “doppio binario” per il deposito», al fine «di consentire a tutti i soggetti abilitati interni la più rapida familiarizzazione con l’applicativo App, individuarne le eventuali criticità e implementare quanto prima la formazione interamente telematica del fascicolo delle indagini preliminari».

La decisione del capo dei pm baresi segue quella presa a inizio gennaio anche dal Tribunale di Bari, con provvedimento firmato dal presidente Alfonso Pappalardo, con cui era stato sospeso il processo penale telematico per i malfunzionamenti del sistema informatico App.

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