Non era neanche nei cassetti più reconditi, quelli che proteggono i sogni più preziosi, quanto accaduto a due giovani pugliesi. Una scommessa, definita all’inizio da qualcuno come follia, quella vinta da Roberta De Lia e Vito Dicecca che, oggi, dopo quasi quattro anni di attività in Puglia, vedranno il frutto del loro lavoro anche in Giappone. Sono 12.000 i chilometri che dividono la foresta Mercadante da Niseko, piccolo villaggio nella prefettura di Hokkaido. Ma questa distanza non è mai stata così breve per la famiglia pugliese.
La storia
Tutto comincia nell’estate 2021 quando la coppia, lei di Trani, lui di Altamura, decide di aprire un cheese bar nel cuore della foresta Mercadante. L’obiettivo è stato sin dall’inizio duplice: valorizzare i prodotti pugliesi come mozzarelle e burrate e far conoscere meglio questo polmone verde che viene escluso, ingiustamente, dalle tratte più battute del turismo regionale. In questi anni il piccolo chiosco è diventato un punto di riferimento per gli amanti della natura, del benessere e del cibo a chilometro zero.
Il successo
Sono stati tanti anche gli stranieri che hanno apprezzato l’idea di Roberta e Vito. Ma l’anno scorso c’è stata una prenotazione, dal Giappone, non uguale a tutte le altre. Infatti, chi aveva prenotato non solo voleva vedere da vicino questo famoso cheese bar, ma aveva in mente ben altri propositi. «È giunta sul nostro sito una prenotazione di un gruppo dal Giappone. E pensavamo che fosse come le altre che ci giungono dall’estero. Loro ci hanno conosciuto tramite la trasmissione di Stanley Tucci, andata in onda sulla CNN – dice Roberta De Lia – e hanno prenotato un tour da noi. Sono rimasti entusiasti della nostra proposta enogastronomica, ma non immaginavamo quello che poi è accaduto».
Il villaggio in Giappone
Come detto, i giapponesi non erano dei semplici turisti, ma sono proprietari di una catena di resort in diversi Paesi. Questi “clienti speciali” hanno così deciso di acquistare il marchio Baby Dicecca e porteranno il progetto pugliese in un villaggio giapponese. Non una città o una grande metropoli, ma al contrario una piccola realtà immersa in una grande foresta. Proprio come la Baby Dicecca pugliese. «A fine gennaio partirà per il Giappone solo Vito, insieme a suo fratello Paolo – spiega Roberta – per insegnare ai giapponesi come si fanno mozzarelle e burrate. Il mercato asiatico è molto lontano dai nostri prodotti: lì non esistono. Quindi serve che formiamo le persone che poi li produrranno. Inoltre, nel villaggio c’è una grande produzione di vino, quindi probabilmente inseriranno nella proposta anche questo prodotto».
Il trasferimento
Roberta e Vito, insieme ai piccoli Chiara e Salvatore, andranno in Giappone tutti insieme a fine anno, nel periodo di chiusura della struttura in Puglia. Così la regione e soprattutto i piccoli comuni di Cassano e Altamura che lambiscono la location del cheese bar saranno conosciuti in terra giapponese. Ma non solo. L’intenzione della coppia, infatti, è quella di portare qualche referenza del paese asiatico in Italia per consolidare questa unione e per far apprezzare la cucina orientale qui. «La nostra è stata un’idea imprenditoriale vincente – ammette Roberta – abbiamo creduto in questa piccola parte di Puglia che non è esplosa come il resto della regione e vogliamo che sia più conosciuta. Questo nuovo rapporto lavorativo ci farà vivere la nuova realtà asiatica e per noi sarà sicuramente un’opportunità di crescita».
Il quel cassetto in cui si custodiscono i sogni più preziosi Roberta e Vito potranno inserirne uno nuovo. Già realizzato.
