Novità nelle indagini che riguardano i terribili omicidi compiuti dal Mostro di Firenze, che alla fine di numerosi processi, andati avanti da metà anni ’80 fino ai primi anni 2000, videro Pietro Pacciani e alcuni dei suoi “compagni di merende” venire condannati come colpevoli.
Nelle scorse ore è stata depositata alla Corte d’appello di Genova la richiesta di revisione della condanna all’ergastolo per Mario Vanni. Lo ha reso noto l’avvocato Valter Biscotti che, insieme al collega Antonio Mazzeo, assiste il nipote del postino di San Casciano, morto nel 2009 a 81 anni.
Secondo i legali ci sarebbero diverse prove che scagionerebbero Vanni, che con la sua deposizione al processo coniò l’espressione ‘compagni di merende‘ riferita a se stesso e a Pietro Pacciani. In particolare, per il delitto avvenuto a Scopeti nel settembre dell’85, l’entomologo forense Stefano Vanin, dell’Università di Genova, avrebbe scoperto che sarebbe avvenuto due giorni prima di quanto stabilito dalle sentenze.
Insieme a Giancarlo Lotti, Vanni fu condannato al processo bis sul Mostro per gli ultimi quattro duplici delitti: Montespertoli 1982, Giogoli 1983, Vicchio 1984, Scopeti 1985.
In appello nel 1999 Vanni – per il quale il Pg aveva comunque chiesto l’assoluzione – ebbe l’ergastolo, mentre Lotti 26 anni di carcere, condanne rese definitive nel 2000 dalla Cassazione.
