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Centro grandi ustionati a Brindisi, l’Asl: «Declassamento? Falso». FI: «Vigileremo»

Declassamento Centro Grandi Ustionati: per la Asl Brindisi è una bufala, ma intanto i consiglieri regionali di Forza Italia criticano la fantomatica scelta e attaccano la Regione sul problema della carenza di personale. La nota Asl «In riferimento alla notizia apparsa, avente come oggetto l’ipotetico “declassamento” del Centro Ustioni dell’ospedale Perrino di Brindisi, la direzione…
ospedale perrino brindisi

Declassamento Centro Grandi Ustionati: per la Asl Brindisi è una bufala, ma intanto i consiglieri regionali di Forza Italia criticano la fantomatica scelta e attaccano la Regione sul problema della carenza di personale.

La nota Asl

«In riferimento alla notizia apparsa, avente come oggetto l’ipotetico “declassamento” del Centro Ustioni dell’ospedale Perrino di Brindisi, la direzione strategica della Asl, smentendo categoricamente tale rappresentazione, precisa quanto segue. L’atto deliberativo – si legge – prevede l’istituzione di un’unica Unità operativa complessa “Chirurgia plastica e Centro grandi ustionati”, al cui interno il Centro Ustioni resta una Unità operativa semplice, un modello operativo già adottato in passato e presente anche in altre grandi strutture sanitarie italiane.

L’operazione è una semplice riorganizzazione, nasce dall’esigenza di ottimizzare le risorse disponibili, al fine di garantire la continuità assistenziale in entrambi i reparti e rendere ancora più attrattiva la sede di Brindisi ai professionisti attualmente impegnati in altre Aziende sanitarie. Pertanto – conclude – chi etichetta questa operazione come “declassamento” veicola una notizia fuorviante rispetto alla reale finalità».

Le forze politiche

«L’ennesimo fiore all’occhiello della nostra sanità che paga il prezzo di una gestione scellerata da parte della Regione e della Asl», lo definiscono i consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta (capogruppo), Paolo Dell’Erba, Massimiliano Di Cuia, Francesco La Notte e Giuseppe Tupputi, ai quali si è unito anche il brindisino Luigi Caroli. «La ragione sottesa è sempre la stessa: carenza di personale. Un’emergenza -aggiungono – su cui non risulta alcun impegno da parte della Regione, che continua ad assistere a braccia conserte all’emorragia di servizi sanitari sul territorio. Tradotto: la sanità pugliese si sta lentamente spegnendo». E annunciano «una visita ispettiva nell’ospedale per verificare lo stato dei servizi».

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