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Intelligenza artificiale, in Italia la usa il 26% delle aziende: come cambia il mondo del lavoro?

Il 26% delle aziende italiane utilizza l'Intelligenza artificiale che «ha già modificato i processi produttivi e anche i rapporti sindacali». È quanto ha evidenziato il segretario generale della Uil Puglia, Gianni Ricci, nel corso del convegno "Futuri possibili" che si è tenuto stamattina al Nicolaus Hotel di Bari. L'incontro, organizzato dal sindacato, aveva l'obiettivo di…
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Il 26% delle aziende italiane utilizza l’Intelligenza artificiale che «ha già modificato i processi produttivi e anche i rapporti sindacali». È quanto ha evidenziato il segretario generale della Uil Puglia, Gianni Ricci, nel corso del convegno “Futuri possibili” che si è tenuto stamattina al Nicolaus Hotel di Bari.

L’incontro, organizzato dal sindacato, aveva l’obiettivo di analizzare come un uso responsabile, equo e giusto dell’Intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie disponibili possa evitare il rischio di disuguaglianze e discriminazioni.

A dare una risposta a questa domanda è stato Francesco Maria Gennaro della segreteria generale nazionale della Uil: «L’Intelligenza artificiale – ha affermato – può essere utile se riusciremo a veicolarla portando all’integrazione tra l’ingegno umano e il lavoro di ausilio della macchina al fine di redistribuire il surplus della ricchezza che inevitabilmente produrrà. Pensiamo che ci siano limiti e opportunità, ma la trasformazione che l’intelligenza artificiale sta compiendo è ampia e pervasiva. Va approfondita, capita, non possiamo ignorarla», ha concluso.

Il confronto di oggi apre un percorso che vede la Uil protagonista del cambiamento e non semplice spettatrice, con una visione lungimirante, per dare risposte concrete e al passo con le evoluzioni della società, dei modelli organizzativi e occupazionali causati dallo tsunami dell’IA, attraverso l’attività di un comitato tecnico scientifico nazionale, alla collaborazione con esperti del settore e con la rete territoriale.

«Dobbiamo approcciarci a questo mondo che ha ancora scenari fumosi. Come Uil stiamo lavorando già da qualche mese con un comitato scientifico per comprendere come muoverci», ha aggiunto il segretario pugliese Ricci.

All’incontro, moderato dal responsabile nazionale dell’ufficio comunicazione della Uil Giuseppe Vernaleone, hanno preso parte anche Andrea Desantis, coordinatore comitato tecnico Ia Uil; Claudio Martelli, presidente fondazione Nenni; Fabio Piacenti, presidente Eures e Stefano Frontini, segretario organizzativo Uil Puglia.

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