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Regione Puglia, alle urne a ottobre: partono le trattative sulle candidature

Giorgia Meloni è stata chiarissima: «Quest’anno ci sono importanti elezioni regionali e stiamo già ragionando insieme ad Antonio Tajani, Matteo Salvini e agli altri leader del centrodestra». Il pretesto, durante la conferenza stampa di inizio anno, sono state alcune domande sulla legge per il terzo mandato ai governatori approvata dalla Regione Campania e impugnata dal…

Giorgia Meloni è stata chiarissima: «Quest’anno ci sono importanti elezioni regionali e stiamo già ragionando insieme ad Antonio Tajani, Matteo Salvini e agli altri leader del centrodestra». Il pretesto, durante la conferenza stampa di inizio anno, sono state alcune domande sulla legge per il terzo mandato ai governatori approvata dalla Regione Campania e impugnata dal Governo e la querelle sulla successione al presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia. Un annuncio, quello della presidente del consiglio, che ha fatto alzare la temperatura nelle coalizioni e nei partiti, anche perché l’affermazione riguarda direttamente la Puglia.

Le reazioni a destra

Così, è iniziata la chiamata a raccolta attraverso messaggi e chat, ma anche con telefonate e da oggi anche in presenza, visto che si riunisce il coordinamento regionale di Fratelli d’Italia. Un partito, confida un alto grado dei meloniani pugliesi, «che rivendica la candidatura a presidente». Su chi, però, possa rappresentare la coalizione ancora non ci sono certezze, anche se i due nomi più alti in grado, dopo che Raffaele Fitto è stato scelto come vicepresidente della Commissione europea, e cioè il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato e l’europarlamentare Francesco Ventola sono quelli dati tra i possibili.

Tuttavia, nel centrodestra, anche Forza Italia vuole recitare una parte da protagonista, come spiega il coordinatore regionale, Mauro D’Attis: «È evidente che il voto a ottobre come d’altronde già previsto determina che il candidato presidente deve essere individuato nei tempi giusti. Rispetto alle candidature non c’è stata alcuna valutazione sull’assegnazione a un partito di un candidato, ma si lavora affinché la coalizione faccia la proposta migliore e Forza Italia ha la sua».

Qui centrosinistra

Dall’altra parte del campo, nel centrosinistra, la domanda principale è se ci sarà l’alleanza già in fase elettorale tra Pd e Movimento 5 Stelle. A tal proposito, anche il coordinatore regionale dei pentastellati Leonardo Donno afferma che «ne parleremo nei prossimi giorni sia a livello nazionale che regionale». Mentre ai dem, che vorrebbero “imbarcare” i 5 Stelle, spetta il compito di organizzare una fine ordinata della legislatura per poi proporsi all’elettorato sventolando il vessillo di Antonio Decaro, forte del mezzo milione di preferenze raccolto alle elezioni europee di giugno scorso. Una candidatura ritenuta vincente da molti, salvo che l’elettorato non gradisca il “sali e scendi” dalle istituzioni.

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