Le sue espressioni e i suoi gesti fanno già parte di meme che circolano nell’internet e sono ormai diventati comuni nell’uso quotidiano. Le sue lezioni di storia sono ormai diventate un cult anche per uomini e donne di tutte le età.
Sui social sono oltre una decina gli account dedicati allo “storico Barbero” e alcuni di essi lo hanno elevato (in modo giocoso) al ruolo di “Magister“. Alla luce di tutto questo il “Libro dell’anno” della Treccani ha coniato in suo onore il termine “Barberismo“.
Alessandro Barbero, saggista, scrittore, storico ed ex professore dell’Università del Piemonte orientale, può festeggiare così la popolarità che ha acquisito da vent’anni a questa parte tramite lezioni pubbliche e conferenze sulla storia dei personaggi più influenti del nostro pianeta e non solo.
Se si va a leggere la voce in questione sulla pubblicazione Treccani è possibile apprendere che con “Barberismo” si fa riferimento all’”appassionato apprezzamento da parte di migliaia di persone per le conferenze o lezioni tenute dallo storico e scrittore Alessandro Barbero nell’àmbito di vari contesti e format (in presenza, all’interno di programmi televisivi, tramite il canale YouTube, come podcast, come video registrati e rilanciati dai fan nei social network)“.
Pur non avendo un profilo proprio sui social, le sue lezioni e i suoi podcast circolano tramite account creati ad hoc dai suoi follower.
Una sorta di influencer che ha accresciuto “involontariamente” la sua popolarità grazie alla genuinità del personaggio e dalla palese voglia di divulgare la storia nella maniera più semplice e lineare possibile, tanto da renderla semplice e comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
