(Adnkronos) – L’Occidente sta gonfiando “artificialmente” l'”isteria” sull’export di grano dai porti ucraini sul Mar Nero e questo nonostante il raccolto nella Federazione russa “sarà buono: molto probabilmente saremo in grado di fornire 50 milioni di cereali ai mercati mondiali”. Lo ha detto Vladimir Putin, intervenendo in videoconferenza alla riunione dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).
“L’ho affermato pubblicamente molte volte e voglio sottolineare ancora che la Russia non impedisce l’esportazione di grano ucraino dal territorio di questo Paese ed è pronta a garantire il libero passaggio delle navi con grano in acque internazionali, se, ovviamente, l’esercito ucraino libera i porti di imbarco”, ha spiegato Putin, citato dai media locali. Il presidente russo ha aggiunto che Mosca ha un’intesa con i rappresentanti del segretariato delle Nazioni Unite, ma “manca ancora qualcosa: un approccio costruttivo da parte delle autorità di Kiev”.
“Sottolineo che la Russia è un attore importante e responsabile del mercato alimentare globale e, naturalmente, siamo pronti ad adempiere in buona fede a tutti i nostri obblighi contrattuali per la fornitura di prodotti agricoli e fertilizzanti”, ha aggiunto.
ONU – La politica di alcuni Paesi punta a “erodere” il diritto internazionale e ha portato a uno “squilibrio” delle relazioni internazionali. E’ quanto ha detto Putin, intervenendo in videoconferenza alla riunione dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). “L’importanza della cooperazione con partner che condividono i nostri valori è aumentata moltissimo nelle attuali condizioni di relazioni internazionali squilibrate”, ha detto Putin, citato dall’agenzia Tass. “Questa situazione si stava preparando da molto tempo ed è diventata un risultato inevitabile della politica di erosione del diritto internazionale e di indebolimento degli istituti multilaterali condotta da coloro che professano il cosiddetto ordine mondiale liberale”, ha aggiunto. Secondo il presidente russo, alcuni Paesi stanno cercando di sostituire l’attuale architettura globale basata sul ruolo centrale delle Nazioni Unite con un ordine basato sulle regole per preservare il loro dominio. “Che tipo di regole, chi le ha inventate – nessuno lo sa”.
INFLAZIONE – L’aumento dell’inflazione non è da ricollegarsi all’operazione militare speciale russa in Ucraina, ma è la conseguenza di “politiche macroeconomiche irresponsabili dei Paesi del G7” dice, denunciando tra l’altro che “il commercio globale è impantanato in controversie, nella cui risoluzione le norme e i principi del Wto sono sempre meno presi in considerazione”.