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Sanremo, Serena Brancale torna al Festival dopo 10 anni: «Ora sono pronta» – L’INTERVISTA

Da “Baccalà”, brano divenuto virale sui social, al Festival di Sanremo. Potremmo riassumere così gli ultimi mesi da montagne russe della carriera di Serena Brancale. Nel mezzo, un tour estivo di successo e il “La zia winter tour”, che sta vedendo la cantante barese protagonista in giro per l’Italia. Il prossimo appuntamento vedrà Brancale sul…

Da “Baccalà”, brano divenuto virale sui social, al Festival di Sanremo. Potremmo riassumere così gli ultimi mesi da montagne russe della carriera di Serena Brancale. Nel mezzo, un tour estivo di successo e il “La zia winter tour”, che sta vedendo la cantante barese protagonista in giro per l’Italia. Il prossimo appuntamento vedrà Brancale sul prestigioso palco del Teatro Petruzzelli, lunedì, alle 21.

Il pubblico più giovane la conosce soprattutto per il brano “Baccalà”, ma chi è davvero Serena Brancale?

«Una giovane artista pugliese, cresciuta in una famiglia di artisti che le ha sempre permesso di coltivare e inseguire i suoi sogni con passione e libertà. Questo mi fa sentire fortunata».

Com’è nata la canzone “Baccalà”? Si sente “schiava” del successo che le ha dato?

«Non mi sento affatto “schiava” del successo di “Baccalà”. Piuttosto, mi considero la madre di una canzone speciale che mi ha regalato soddisfazioni e divertimento. Mi ha permesso di farmi conoscere da un pubblico più vasto, e per questo le sarò sempre grata».

Dopo un tour estivo di successo, il 16 dicembre sarà sul palco del Petruzzelli con il “La zia winter tour”. Cosa significa per lei esibirsi su uno dei palchi più importanti del Sud Italia?

«Suonare al Petruzzelli è un sogno che si avvera. Per ogni artista, indipendentemente dal genere musicale, è una grande soddisfazione. Non ci sono parole per descrivere l’emozione che proverò quel giorno, è davvero un traguardo speciale».

Lei ha sempre creduto nella musica. Dai provini di X-Factor a Sanremo 2015, cosa ha imparato lungo il suo percorso?

«Ho imparato ad avere pazienza e a saper aspettare il momento giusto. I “no” li ho vissuti come occasioni di introspezione e di studio, utili a crescere come artista e come persona».

Qual è il suo rapporto con Bari? È una città che ritiene stimolante?

«Ormai vivo a Roma da dieci anni, e mi rendo conto di riuscire a guardare Bari con occhi nuovi. La distanza ha messo a fuoco la bellezza della mia città, i veri sentimenti e l’amore per la mia terra. Amo profondamente il dialetto, le tradizioni, la simpatia e la schiettezza dei baresi. Bari è per me una fonte inesauribile di ispirazione».

Ci può dare qualche anticipazione sul futuro? Cosa dobbiamo aspettarci?

«Il futuro regalerà una Serena più rock».

La sua partecipazione a Sanremo arriva dieci anni dopo la sua esperienza con Sanremo Giovani. In questi anni ha proposto altre canzoni, ma non era ancora il suo momento, o era qualcosa a cui non aveva pensato fino ad oggi? È soddisfatta?

«In questi dieci anni non ho mai presentato un altro brano. Non mi sentivo pronta. Oggi, però, sono finalmente pronta a portare la mia musica su quel palcoscenico».

Che genere di brano presenterà sul palco dell’Ariston?

«Genere “Serena Brancale”».

Ha collaborato Mauro Massari

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