«Sciopero di venerdì 13 dicembre? Ho fatto presente che il diritto di sciopero è sacrosanto, però il penultimo venerdì prima di Natale è fondamentale per milioni di italiani e quindi ho chiesto di ridurre le 24 ore di sciopero». Così il ministro dei trasporti, Matteo Salvini, commentando l’incontro avuto presso il ministero di Porta Pia con il sindacato USB, a margine del Consiglio Nazionale FIAIP.
Il ministro ha specificato come i sindacati gli abbiano risposto «educatamente di no» e pertanto «formalizzerò la mia richiesta di ridurre a 4 ore la giornata di sciopero, per garantire a chi vuole scioperare di farlo, ma di non bloccare l’Italia intera a 10 giorni dal Natale».
A chi denuncia che la precettazione stia diventando un nuovo modello d’azione del ministero risponde: «No. Peraltro si dovrà ragionare insieme ai sindacati, non contro, di un aggiornamento della legge sullo sciopero, che è un diritto costituzionale garantito, ma se ce n’è più di uno al giorno vuol dire che anche lo strumento sciopero va aggiornato all’anno 2025».
Il “no” dei sindacati
«Un incontro che si è dimostrato una liturgia: USB conferma lo sciopero nella sua forma originaria. Non cediamo alle richieste del Ministro che ha rilanciato a mezzo stampa, non appena finito l’incontro, l’intenzione di ridurlo a 4 ore». Lo afferma in una nota il sindacato di base, dopo l’incontro al Mit.
«Abbiamo ribadito al Ministro, infatti, come la commissione di garanzia non abbia trovato niente da eccepire sullo sciopero generale del 13 dicembre, che coinvolgerà tutte le categorie pubbliche e private oltre quella dei Trasporti – afferma l’Usb -. Sconsigliamo, quindi, il Ministro a procedere con un’ordinanza: già lo scorso anno, in una situazione analoga, il nostro sindacato aveva disobbedito alla precettazione e aveva fatto ricorso al TAR, vincendolo».
«È stata occasione per ribadire, per l’ennesima volta, lo stato del settore sul piano dei rinnovi contrattuali e delle RSU: il Ministro dovrebbe occuparsi delle necessità di lavoratrici e lavoratori, non di portare avanti la sua crociata contro lo sciopero – si legge nella nota -. In questo modo Salvini non fa altro che aprire una nuova stagione di scioperi, con mobilitazioni già indette per gennaio e febbraio. Ricordiamo, infatti, come la legislazione anti-sciopero in Italia sia già di per sé la più restrittiva d’Europa: gli attacchi di Salvini al diritto di sciopero, sancito dalla costituzione, sono pura e semplice propaganda. Il 13 dicembre sarà un’occasione per ribadire che, sul diritto di sciopero, non faremo un passo indietro», conclude il sindacato.