Bashar al Assad è arrivato ieri a Mosca con la sua famiglia. Putin gli ha concesso asilo dopo la fuga dalla Siria. «Assad e i membri della sua famiglia sono arrivati a Mosca. La Russia, sulla base di valutazioni umanitarie, gli ha concesso asilo» ha detto un funzionario del Cremlino.
Il quadro
Prima che la Russia confermasse l’arrivo del presidente siriano si era fatta strada l’ipotesi di un possibile incidente aereo.
Secondo Flightradar, il sito che monitora il traffico aereo mondiale, un Ilyushin Il-76T sarebbe decollato da Damasco intorno a mezzanotte. Poi però l’aereo pare sia sparito nel nulla quando volava nei pressi di Homs. «Possiamo confermare che il volo ci sia stato. Il velivolo era vecchio, con un transponder di generazione ancora più vecchia, quindi qualche dato potrebbe essere corrotto o mancante. L’aereo stava volando in un’area in cui erano in corso disturbi delle trasmissioni GPS, quindi alcuni dati potrebbero essere corrotti. Riteniamo che i dati, in generale, possano dare una buona indicazione su cosa sia accaduto all’aereo. Non siamo a conoscenza dell’esistenza di nessun aeroporto nell’area in cui il segnale è sparito», ha fatto sapere Flightradar. Per Israele e Stati Uniti la direzione intrapresa da Assad era solo una, e ci avevano visto bene: Mosca.