Un nuovo rapporto dell’Agenas conferma il profondo divario esistente nel sistema sanitario italiano tra Nord e Sud. Le aziende sanitarie del Nord si confermano le più efficienti, mentre quelle del Sud arrancano e presentano performance significativamente inferiori.
La classifica stilata dall’Agenas sulla base di numerosi indicatori, tra cui prevenzione, assistenza ospedaliera e sostenibilità economica, vede primeggiare le aziende del Nord-Est, con Vicenza, Bergamo e Padova in testa. Al contrario, le ultime posizioni sono occupate da aziende del Sud, come quelle di Crotone, Matera, Enna e Vibo Valentia.
Prevenzione, esiti clinici e liste d’attesa
Il divario tra Nord e Sud è particolarmente evidente negli indicatori relativi alla prevenzione, con le regioni del Nord-Est che superano di gran lunga quelle del Centro e del Sud in termini di screening. Anche gli esiti clinici mostrano un quadro preoccupante, con tassi di mortalità prevenibile e trattabile molto più elevati al Sud rispetto al Centro-Nord.
Anche nel settore ospedaliero, il Nord si conferma all’avanguardia, con strutture come l’ospedale di Santa Croce e Carle a Cuneo e l’AOU di Padova che ottengono i migliori risultati. Tuttavia, il direttore generale dell’Agenas, Domenico Mantoan, ha sottolineato che il problema delle liste d’attesa rimane un nodo cruciale per tutto il sistema sanitario nazionale.
Per affrontare queste sfide, l’Agenas ha presentato un nuovo modello per calcolare il fabbisogno di personale nelle strutture sanitarie, uno strumento fondamentale per una migliore programmazione e per contrastare le liste d’attesa.