(Adnkronos) – E’ un perito tecnico chimico il giovane finito ai domiciliari nell’inchiesta della procura di Trento che ha portato all’operazione anti terrorismo dei carabinieri del Ros. E’ emerso nel corso della conferenza stampa sull’indagine. “C’è stato un percorso di radicalizzazione violenta dell’indagato che si è via via accostato all’ideologia dello Stato islamico fino al giuramento della fedeltà all’Is nelle mani virtuali di un appartenente allo Stato islamico. Questo percorso lo porta ad assumere posizioni più radicali”, ha spiegato il comandante del Ros, generale Pasquale Angelosanto.
L’indagato, spiega il comandante del Ros, sia “per la sua formazione, è un perito tecnico chimico, sia per il luogo di lavoro frequentato, riesce ad approvvigionarsi di sostanze chimiche precursori per materiale esplodente molto pericoloso”. Sostanze che, prosegue il generale Angelosanto sono state “in parte sottratte dal luogo di lavoro” e il materiale è stato poi “accantonato in un luogo di deposito”.
“E’ la prima volta che in Italia ci troviamo di fronte a un cittadino italiano radicalizzato in proprio in casa, autoaddestratosi sul web”, ha osservato il comandante del Ros precisando che ci troviamo di fronte a un “soggetto radicalizzato italiano” che si stava approvvigionando di sostanze chimiche utili per materiale esplosivo.