Si chiude in Prefettura di Foggia il mandato del Prefetto Maurizio Valiante. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha nominato nuovo rappresentante del Governo in Capitanata Paolo Giovanni Grieco. Sessantacinque anni, salernitano di nascita, il nuovo dirigente arriva dalla Prefettura di Vibo Valentia, il cui incarico è iniziato il 13 marzo del 2023, dopo aver lasciato l’ufficio di Rieti in cui ricopriva anche il ruolo di capo di Gabinetto nella struttura di missione antimafia per il sisma. Valiante, intanto, andrà alla Prefettura di Ancona. Dopo aver trascorso a Foggia due anni e mezzo. Infatti, arrivò dalla Prefettura della Bat il 4 agosto del 2022.
Il percorso antimafia
In questi anni sotto la sua direzione, l’Ufficio territoriale del Governo di Capitanata è stato caratterizzato da interventi decisi con numerosi provvedimenti di interdittive antimafia emesse a carico di molte imprese del territorio ritenute a vario titolo condizionate dalla criminalità organizzata, in particolare quella dei clan della cosiddetta quarta mafia che utilizzano diverse realtà imprenditoriali soprattutto per riciclare il denaro ottenuto grazie ai traffici illeciti, quali lo spaccio di droga, e alla commissione di reati, come le rapine. Tali provvedimenti hanno fatto seguito agli scioglimenti per infiltrazioni mafiose di alcune importanti amministrazioni comunali, tra cui lo stesso capoluogo nel 2021 e Cerignola e Manfredonia due anni prima, sciolte e commissariate dal Presidente della Repubblica su indicazione del Viminale che ha recepito le relazioni inviate proprio dagli uffici di corso Garibaldi, all’epoca retto dal predecessore di Valiante, Raffaele Grassi, a cui ha fatto seguito per altri due anni Saverio Ordine. Un’attività, quella di contrasto alla penetrazione del sistema economico e produttivo della provincia di Foggia, che con Valiante ha visto la Prefettura impegnata con energia.
Il contrasto al caporalato
Così come deciso è stato il contrasto al caporalato, altra piaga dell’economia, in particolare agricola, che rappresenta una delle voci maggiori del mondo produttivo foggiano, contaminata spesso dallo sfruttamento della manodopera straniera e irregolare. Mentre, un altro impegno importante è stato quello di far fronte, appunto, alle emergenze legate al problema dei migranti con le presenze stagionali che vedono proliferare nelle campagne e a ridosso dei centri abitati accampamenti di fortuna oltre agli insediamenti ufficiali come Borgo Mezzanone di cui il Prefetto è anche commissario straordinario.