Ancora difficoltà per gli autotrasportatori che assicurano i trasporti all’interno dell’ex Ilva. Se ne parla questa mattina dinnanzi alla portineria C nell’ambito dell’assemblea indetta proprio dagli autotrasportatori nel corso della quale si palesano le lagnanze relative alle nuove regole introdotte da Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria ritenute penalizzanti per gli autotrasportatori locali. Pomo della discordia il cosiddetto ‘tender road’, le gare d’appalto il cui capitolato si orienta verso le offerte più basse che di fatto esclude dai giochi quegli operatori che investono nella manutenzione dei mezzi e nella formazione degli autisti. Molti degli autotrasportatori locali lavorano prevalentemente con la fabbrica d’acciaio e negli ultimi anni hanno sofferto non poco. Ricordiamo che hanno pagato perdite di crediti totali nel 2015 e del trenta per cento nel 2024.
Imprese e consorzi insieme
Alla protesta aderiscono imprese e consorzi Nuovo (Cja, Tir group, Ciat, Cotral e Sata) che all’unisono respingono al mittente ciò che definiscono «un inaccettabile bando di gara per le commesse di autotrasporto e il criterio applicato al massimo ribasso. Il tender road ha prodotto classifiche dove gli autotrasportatori locali si attestano lontano dai primi posti utili per l’assegnazione dell’appalto e che nei fatti, purtroppo, li estromette dal ciclo lavorativo».
Dallo scorso 18 novembre l’utilizzo del tender road non ha portato ad alcun conferimento di incarichi agli autotrasportatori locali a cui sono seguite, dopo accurate valutazioni, le segnalazioni ai commissari e alla dirigenza che però non hanno trovato alcun riscontro. Le imprese e i consorzi chiedono pertanto «per l’ultima volta un immediato incontro con i commissari affinché venga sospesa quanto prima questo tipo di gara per restituire dignità al tessuto socio-economico del territorio e consentire alle imprese locali di lavorare e produrre utili con le conseguenti ricadute economiche nel rispetto delle norme di sicurezza a tutela dei lavoratori e dei mezzi».
Basta alle penalizzazioni
Giacinto Fallone, responsabile autotrasporto di Casartigiani e imprenditore, precisa «non va dimenticato inoltre il rispetto dei termini di pagamento che ultimamente stanno registrando, nuovamente, pericolosi ritardi. Pertanto diciamo basta ad un meccanismo che ancora una volta, dopo essere stati già più volte penalizzati, ci estromette dalla possibilità di acquisire commesse lasciandole nelle mani di autotrasportatori di altre realtà territoriali».
L’odierna assemblea è stata preceduta lo scorso giovedì da una manifestazione spontanea e autonoma di protesta, a cui non erano presenti le sigle sindacali, che ha visto un gruppo di autotrasportatori tarantini stanchi dell’andazzo delle gare bloccare la portineria C di Acciaierie d’Italia per vietare l’ingresso a quei colleghi aggiudicatari della gara con un ingiusto ribasso. Fallone sostiene che «l’algoritmo assegnerà i trasporti a quelle aziende che avranno offerto i prezzi più bassi per le singole destinazioni partendo dalle aziende al primo posto per poi scendere alle successive».