Come accade dal 2017, da quando fu inaugurata la nuova basilica a San Giovanni Rotondo, la salma di Padre Pio, nella domenica dedicata a Cristo Re che precede l’Avvento, è stata traslata nella cripta della vecchia chiesa di Santa Maria delle Grazie. E come accade da sette anni, il rito ha richiamato migliaia di persone che hanno accompagnato il Santo con le stimmate lungo il breve percorso, con canti e preghiere.
Il rito
Anche la celebrazione del rito liturgico ha visto la presenza di numerosi fedeli, in particolare dei gruppi di preghiera fondati da San Pio quando era in vita che hanno accompagnato il loro Pastore lì dove è stato sepolto fin dalla sua morte, avvenuta il 23 settembre 1968, rimanendo appunto per quasi mezzo secolo, fin quando non fu inaugurata la monumentale Chiesa nuova. Nonostante il clima spirituale e di raccoglimento vissuto ieri nella città del Gargano, il trasferimento, però, non ha motivazioni liturgiche o religiose, ma avviene per facilitare le visite dei fedeli e dei pellegrini nel periodo invernale che sul Gargano spesso è rigido e con precipitazioni nevose, rendendo difficoltoso l’accesso alla chiesa progettata da Renzo Piano, situata in direzione periferica sia rispetto all’antica basilica che, soprattutto, ai servizi di accoglienza e ristoro. Anche se è proprio la vecchia sede a essere preferita dai fedeli perché «assicura più raccoglimento», racconta una devota giunta a San Giovanni Rotondo in occasione della funzione.
Verso il Giubileo
Il rito svoltosi ieri ha confermato, visto l’afflusso, la devozione verso San Pio con San Giovanni Rotondo che si appresta a diventare una delle mete più importanti del prossimo Giubileo della Chiesa cattolica che si apre tra un mese in San Pietro a Roma, anche se non ci sarà una Porta Santa sul Promontorio, così come disposto da Papa Francesco, tuttavia la presenza delle spoglie di San Pio non potrà non richiamare devoti e fedeli durante l’anno dedicato all’indulgenza che rinnoveranno la fede verso Padre Pio che ormai ha superato il secolo di vita.