Beni per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati dagli agenti della polizia di Stato, su disposizione del tribunale di Bari, a due fratelli andriesi ritenuti coinvolti nel traffico di stupefacenti.
Sotto sequestro sono finiti un impianto sportivo di calcetto – in cui, stando all’accusa, venivano organizzati summit tra i componenti di spicco della criminalità andriese – e il patrimonio aziendale dell’impresa che lo gestisce, due appartamenti e un’autorimessa nella centrale piazza Santa Maria Vetere con vista sul parco comprensiva di tutto quanto rinvenuto (arredi, elettrodomestici, televisori, computer, tablet, impianti tecnologici in genere, impianti video e stereo, telecamere, impianti di video sorveglianza, quadri, arazzi, vasi e suppellettili di pregio e altre utilità di valore a disposizione degli indagati e del relativo nucleo familiare).
Sigilli anche a una villa con giardino in via Castel del Monte, a due terreni in contrada Sant’Agostino adibiti a impianto sportivo con tre campi di calcetto e relativa impresa individuale comprensiva di patrimonio aziendale intestati a familiari insospettabili prestanome e due autovetture.
I beni sequestrati erano già stati sottoposti a confisca di primo grado nell’ambito di un altro procedimento penale che vede indagati i due fratelli. Dagli accertamenti della polizia sarebbe emerso che i due sarebbero stati al vertice di un’associazione finalizzata al traffico di cocaina, in ingente quantità, operante in varie zone del comune di Andria. È emersa anche la disponibilità di armi da guerra del tipo Kalashnikov.
Lo spaccio avveniva con il contributo di altri appartenenti all’organizzazione che cedevano cocaina prevalentemente in piazza Santa Maria Vetere, nella zona antistante ad uno degli immobili interessati dal sequestro. Dalle verifiche patrimoniali è emersa la sproporzione fra gli investimenti effettuati dagli indagati e dai loro familiari con l’esiguità dei redditi complessivamente dichiarati. Acquisite anche dichiarazioni di collaboratori di giustizia.
