Evitare l’impoverimento del ceto medio, il dirottamento dei fondi Covid per favorire il taglio delle liste d’attesa e una nuova iniezione patrimoniale per aiutare “Autostrade dello Stato”. Questi alcuni dei punti della manovra fiscale che si sta discutendo in questi giorni alle Camere.
Ceti medi
Per i redditi fino a 60mila euro, tagliati fuori dalla riforma delle aliquote fiscali avviata lo scorso anno la soluzione potrebbe essere portare l’aliquota al 33%. A disposizione ci saranno almeno 2,5 miliardi di euro raccolti grazie al concordato preventivo. Questa l’ipotesi del viceministro alle Finanze Maurizio Leo a margine di un incontro in Assolombarda a Milano sulla riforma fiscale per le imprese.
Sanità e autostrade
Per quanto concerne la sanità ecco la prima proposta dal governo che vorrebbe porre fine alle polemiche sul taglio dei fondi: un emendamento al decreto legge fiscale, in discussione al Senato, consente alle Regioni di dirottare al taglio delle liste d’attesa i fondi Covid non spesi. Arrivano poi 343 milioni per rafforzare “la dotazione patrimoniale” di Autostrade dello Stato.
La nuova finestra del concordato preventivo biennale si chiuderà solo il 12 dicembre, ma il viceministro Leo anticipa già che ci si aspetta di recuperare il massimo delle risorse stimate, ovvero circa 2,5 miliardi di euro complessivamente.