Un Taranto non pervenuto perde nella trasferta del “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni. Contro la Cavese dell’ex Maiuri, la squadra di Cazzarò esce sconfitta dal rettangolo di gioco per 3-0 e interrompe la striscia di vittorie consecutive ottenute contro Avellino e Cerignola negli ultimi due turni. Un netto passo indietro da parte della compagine tarantina sul piano del gioco e dell’intensità agonistica: i rossoblù non approcciano al meglio al match e subiscono l’iniziativa e il tasso tecnico della formazione campana.
Primo tempo
Gli aquilotti creano subito dei pericoli a Del Favero, che è costretto ad operare sin dalle prime battute di gioco: dopo aver evitato il gol su colpo di testa di Rizzo, l’estremo difensore non può nulla al 4’ su Loreto. L’intera retroguardia tarantina si addormenta sugli sviluppi del calcio d’angolo, Speranza perde la marcatura sul giocatore avversario, che porta in vantaggio la Cavese. I pugliesi non danno quasi mai la sensazione di riuscire a reagire alla rete subita a freddo, anzi: è Del Favero l’uomo più impegnato dei rossoblù. L’estremo difensore mantiene a galla il Taranto, compiendo due autentici miracoli su Diop e Vitale. I rossoblù soffrono tanto, non riescono a creare trame di gioco pericolose e hanno difficoltà in fase di palleggio e di impostazione dell’azione. La Cavese, forte del vantaggio, gioca con maggior scioltezza, provando a legittimare il vantaggio.
Secondo tempo
Gli ionici faticano a trovare soluzioni anche nella seconda metà della gara e subiscono anche il raddoppio dei campani. Al quarto d’ora della ripresa Vitale si inventa un gol quasi impossibile: palla messa in mezzo da Saio verso Migliotti che cicca il pallone, il terzino da posizione piuttosto defilata si avventa sulla sfera e anticipa anche Del Favero, trovando la rete del 2-0 che ammazza psicologicamente la compagine tarantina. Una timida reazione degli ionici si vede con una conclusione di Matera al 20’ della ripresa che si schianta sul palo; poi ci prova Zigoni con una conclusione al volo su assist di Fabbro, ma la sfera termina di poco sopra la traversa. I due episodi rappresentano però un semplice scatto d’orgoglio per la squadra di Cazzarò, che non riesce a trovare l’episodio giusto per riaprire un match. La parola fine al match la mette Sorrentino che, con un diagonale, batte Del Favero a cinque minuti dalla fine e chiude i conti. Un passo indietro significativo per il Taranto, che dopo le convincenti vittorie contro Avellino e Cerignola, incappa in una sconfitta netta e meritata contro una Cavese superiore sotto tutti gli aspetti. La prestazione degli ionici lascia molte perplessità, soprattutto per l’approccio iniziale e l’incapacità di reagire alle difficoltà. La squadra di Cazzarò ha mostrato limiti evidenti sia in fase difensiva che nella costruzione del gioco, con pochi spunti degni di nota e troppa sofferenza nelle retrovie. Una battuta d’arresto che suona come un campanello d’allarme: serve ritrovare subito concentrazione, compattezza e intensità per evitare di compromettere quanto di buono fatto nelle ultime giornate.